di Luca Di Grazia, dal Marocco
Lo Sceicco Hamad Hamdan El Nahyan è con tutta probabilità il collezionista di auto dotato di un parco autoveicoli tra i più ampi di tutto il mondo.
Dopo la visita alla collezione di Rabat https://motori.ilgiornale.it/rabat-marocco-un-museo-speciale-dellauto-vi-aspetta/, ho chiesto di poterlo intervistare. Sulla mia pagina di Instagram potete trovare alcune foto dalla mia prima visita, nonché una panoramica dell’eclettico parco auto che ho trovato in Marocco: @parked_in morocco Sono stato ricevuto nuovamente nel sito della collezione dove, davanti a un profumatissimo caffé d’Arabia (e che altro?) ho avuto la possibilità di conoscere questo personaggio davvero eclettico. E seduti sotto le palme mi ha raccontato della sua vita.
Oltre trent’anni di carriera militare hanno caratterizzato il suo percorso professionale. Egli è stato l’aiutante di campo del primo presidente deil consiglio degli Emirati Arabi Uniti, https://it.wikipedia.org/wiki/Zayed_bin_Sultan_Al_Nahyan, peraltro suo zio. Inoltre, appartiene alla famiglia regnante di Abu Dhabi e dopo la citata carriera militare ha potuto dedicarsi pienamente alla sua grande passione, le auto. Lo Sceicco Hamad Hamdan El Nahyan ha così creato il museo di auto di Abu Dhabi, situato a circa dieci km dalla città, e lo ha realizzato secondo il suo gusto, costruendo una immensa piramide nel deserto.
La seconda collezione ha voluto realizzarla a Rabat, capitale del Regno del Marocco, luogo dove ha scelto di abitare fra primavera ed estate poiché quì il clima è estremamente gradevole durante le stagioni più calde, quando negli Emirati la temperatura supera abbondantemente i 40 gradi. Il Marocco è stato scelto anche per la stabilità politica e la tranquillità della sua popolazione, per un tale investimento, peraltro doppio, queste caratteristiche si sono rivelate una scelta vincente. In particolare la preferenza è caduta su Rabat, per poter cioè passare gli anni della pensione in una bella città, una Capitale importante dove i servizi sono eccellenti, dove c’è un bel mare, un’aria pulita, dove potersi dedicare alle proprie auto.
Lo Sceicco, che in Occidente sarebbe un principe, negli ambienti collezionistici viene chiamato “The Rainbow Sheikh” per il suo attaccamento ai colori dell’arcobaleno, che lo ha portato a fare decorare alcune Mercedes serie S ciascuna con un colore dell’iride, che sono presso la raccolta di Abu Dhabi. E’ una persona estremamente gentile, alla mano e disponibile, col quale mi sono trovato subito in sintonia proprio perché abbiamo potuto parlare della nostra comune passione.
Mi ha mostrato alcune foto dei tempi dell’università in Inghilterra, dove si era regalato una Rolls-Royce Camargue bianca, in origine destinata a un politico italiano…
In questa seconda visita ho potuto conoscere l’estremo opposto della parte di collezione visitata mesi or sono. Mentre nella prima occasione ho potuto ammirare molte belle auto Usa fra gli anni ’50 e gli anni ’80, in un’altra ala della collezione sono custodite alcune curiosità: delle microcar di varie epoche: si va dalla Crosley “jeep”, piccola vettura economica americana destinata ai lavori in campagna, alla Peel, monoposto inglese dal successo piuttosto dubbio…
C’è da dire che la gestione del parco auto richiede una ferrea disciplina, ogni vettura è perfettamente marciante, targata e assicurata: la disciplina consiste nel prepararne una ogni settimana per poterla utilizzare fra venerdì e domenica, in maniera da cercare di tenere attiva tutta la collezione. Poiché nella raccolta ci sono un centinaio di auto, il conto e presto fatto, a tempo pieno, cosa in realtà impossibile, ci vogliono due anni per una rotazione completa del vasto parco auto.
Ma questa non è l’unica opera museale che egli ha voluto offrire al Marocco: nel Sahara, presso la cittadina di Merzouga dove ha raccolto una selezione di veicoli che hanno fatto la storia della tecnologia a quattro motrici, nonché alcune vetture di interesse storico.
A Sharjah, altro Emirato, ha creato una ampissima collezione storica di veicoli 4×4, che cela alcune vere chicche, come il primo veicolo a quattro ruote motrici mai prodotto, qui un link ad un video: https://www.youtube.com/watch?v=HhkrYhqLL24 nonché moltissime Jeep. Inoltre, Sua Altezza ha una “verve” artistica nel campo automobilistico che lo ha portato a realizzare dei veicoli “one off” costruiti secondo le sua idee, di cui troverete molte foto in rete. Qui un video: https://www.youtube.com/watch?v=oDgJtIUfTEs.
Ma la vena artistica non si ferma certo alla piramide e ai veicoli “custom” si passa anche alla ”land art” alcuni anni or sono su un’isola di sua proprietà aveva voluto creare un’opera effimera ma di altissimo impatto: scrivere il proprio nome nella sabbia, Hamed, tramite canali riempiti dall’acqua del mare, un’opera visibile anche dalla Luna: https://www.youtube.com/watch?v=Wl8BzVX_L8o. Come già detto le collezione di Rabat e di Merzouga sono visitabili tramite appuntamento telefonico con Mr. Tarik Benaouisse, che ovviamente parla anche inglese: +212 6 66 60 6666.