Nuova Volkswagen Golf, una classe a parte

di Piero Evangelisti

Arriva finalmente l’ottava serie di Volkswagen Golf e per svelarla è stata scelta Autostadt, all’ombra delle iconiche ciminiere della fabbrica di Wolfsburg dove l’erede del Maggiolino ha visto la luce e dove tuttora viene prodotta. Nell’era di Suv e crossover le forme classiche hanno ancora un valore e la conferma arriva dal design della nuova generazione che non stravolge le proporzioni che hanno sempre caratterizzato un’auto capace di creare una precisa categoria di berline a due volumi: la “classe Golf”.

Con oltre 35 milioni di unità vendute – la Volkswagen di maggior successo di tutti i tempi – la Golf, con la serie 8, vuole rimanere lo standard di riferimento presentandosi digitalizzata, connessa, predittiva, dal comando intuitivo ed elettrificata in modo inedito, una vera rivoluzione. Nessuna Golf è mai stata così innovativa. Elettrifica la classe delle compatte con cinque propulsioni ibride; la sua architettura interna digitale permette una nuova dimensione di comando intuitivo; la guida assistita è possibile fino a 210 km/h; è il primo modello Volkswagen a utilizzare l’intelligenza collettiva dei dati sul traffico tramite Car2X, avvertendo in anticipo sui possibili pericoli.

Cresce dentro

Nonostante la nuova Golf sembri più bassa, più allungata e più slanciata, le sue dimensioni compatte sono rimaste intatte. È lunga 4,28 metri, larga 1,79 e alta 1.46 mentre  il passo raggiunge i 2,64 metri. Poiché ogni componente della carrozzeria è stato rimodellato e affinato nella galleria del vento migliorano i valori aerodinamici: la superficie frontale è stata ridotta a 2,21 mq e il coefficiente aerodinamico, Cx, è pari a 0,27. La vera rivoluzione la troviamo negli interni dove i nuovi strumenti e sistemi di infotainment online si fondono in un unico cockpit digitale e alcune isole di comando con pulsanti e cursori touch completano il mondo digitale della Golf.

Come optional, la gamma di strumenti d’informazione viene completata da un Windshield Head Up Display. La digitalizzazione completa, oltre a presentare superfici touch e un comando vocale naturale, permette un comando estremamente autoesplicativo e perciò intuitivo. Il cockpit digitale della Golf connesso in rete cambia il modo di guidare, un salto tecnologico paragonabile a quello che è stato il lancio del primo smartphone con interfaccia touch. In questo senso, come commentano in Volkswagen, la nuova Golf rompe tutti gli schemi.

 

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