Non c’è abbastanza attenzione
di Franco Fenoglio*
Non possiamo non dirci soddisfatti dell’andamento del mercato che i dati di immatricolazione (+14,9% nel primo semestre) ci restituiscono, in particolare per quanto riguarda il comparto dei veicoli pesanti. Tuttavia, se guardiamo a quanto avvenuto lo scorso anno e agli andamenti mensili di questo primo semestre, la discontinuità denunciata dalle rilevazioni ci impone di essere cauti su valutazioni e previsioni.
Le nostre ultime stime ci indicano per il 2018 un mantenimento della crescita, con un secondo semestre allineato ai volumi dello stesso periodo 2017. I veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 t immatricolati a fine anno dovrebbero raggiungere le 26.000 unità, segnando un incremento del 7%.
Bisogna rinnovare il parco
La volubilità del mercato è sintomo della necessità effettiva di rinnovare il parco italiano dei mezzi, che si scontra però con un’incertezza ormai endemica della effettiva disponibilità dei fondi assegnati agli investimenti nel settore. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto ministeriale che stabilisce la ripartizione del sostegno previsto per il 2018, apparso nei giorni scorsi sul sito del ministero insieme con quello dirigenziale che indica le modalità di accesso ai contributi, è attesa per i prossimi giorni, ma intanto siamo già agli inizi di luglio.
Un settore centrale
Temiamo che questo possa essere sintomo di un calo di interesse nei confronti dell’autotrasporto, peraltro agitato in questo periodo proprio dalle mancate risposte del Governo ad alcune questioni ritenute fondamentali. Unrae ribadisce la propria convinzione che il settore dell’autotrasporto debba essere considerato strategico a tutti gli effetti, e gli vada dedicata la massima attenzione per garantirne lo sviluppo in ottica di sostenibilità ambientale ed economica, senza contare i problemi di sicurezza della circolazione e del trasporto derivanti dall’impiego di mezzi non dotati di dispositivi idonei.
Da tutto questo consegue l’assoluta necessità di un rapido rinnovo del parco veicoli. Non dimentichiamo inoltre che a livello europeo alcune proposte legislative che fanno parte del Pacchetto Mobilità sono state recentemente respinte dal Parlamento e rinviate in Commissione, aumentando, così, i tentativi dei singoli Paesi membri di trovare soluzioni autonome proprio al problema della sostenibilità ambientale. Ne derivano interferenze sulla corretta funzionalità di un sistema di trasporti al quale debbono essere innanzitutto garantite le regole per una effettiva concorrenza leale.
*Presidente di Unrae Veicoli Industriali