Disastro monopattini: si corra ai ripari

di Giordano Biserni, presidente di Asaps  (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale)

La situazione della micromobilità elettrica va seguita e monitorata attentamente perché, se da un lato occorre valutare i benefici in materia ambientale e di spostamenti più rapidi lungo i brevi tragitti anche in previsione della riapertura delle scuole a settembre e del minor utilizzo del trasporto pubblico locale, dall’altro occorre ricordare sempre le regole del Codice della Strada a chi utilizza i monopattini, ora equiparati alle biciclette.


Lo diciamo da settimane che l’uso del monopattino non è un gioco, e neppure uno strumento da utilizzare su strada con superficialità, come se tutto fosse lecito. I video che girano in rete mostrano comportamenti sconsiderati al limite della follia, con i mezzi che entrano in tangenziali autostradali o monopattini che trasportano tre persone o trascinano carrozzelle per disabili. Vanno trasmessi in rete e in televisione i video dei crash-test come in altri Paesi europei dove mettono in mostra i danni per chi utilizza in modo sconsiderato il monopattino.

Ben vengano le sanzioni, come comunicato da parte delle Polizie Locali di molti capoluoghi che hanno iniziato a emettere verbali. Un occhio particolare va poi dato alle manomissioni e alterazioni dei mezzi che permettono di superare i 25 km/h previsti dalla legge. Asaps vuole proporre anche alcune soluzioni come quella di forme diverse di tariffazione per i monopattini in sharing perché quella “pay for minute”, impone tragitti più veloci con meno spesa per l’utente, ma comportamenti inosservanti delle regole, come il transito su marciapiede, il mancato rispetto delle precedenze o dei semafori rossi. E ancora proponiamo un’assicurazione obbligatoria per gli utenti che utilizzano il monopattino privato, con formule innovative come alcune compagnie assicurative oggi propongono, controlli tassativi sull’utilizzo del casco per i minorenni e campagne di divulgazione per un utilizzo consigliato anche per i maggiorenni, come avviene sulle piste da sci, dove ormai la quasi totalità degli adulti utilizza il casco senza un obbligo di legge. E, ancora, limitazione della velocità a 20 km/h nelle strade più ad altro rischio e nelle ore serali e notturne.

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