Destino crudele: addio Gianandrea, amico sincero

di Pierluigi Bonora

 

Gianandrea Ferrajoli, 41 anni, campano, ci ha lasciati. Presidente di Mecar, l’azienda di autotrasporti di famiglia, vicepresidente di Federauto e coordinatore di Federauto Trucks, “un imprenditore manager visionario”, come lo descrive con commozione Domenico De Rosa, ad di Smet, e suo grande amico. Una bella persona, con un’intelligenza fuori dal comune, di cultura internazionale, ma soprattutto un amico sincero, da sempre vicino e appassionato delle nostre iniziative (#FORUMAutoMotive e Fuorigiri) che lo hanno visto protagonista e dispensatore di consigli.

 

Il destino è stato crudele con Gianandrea: se lo è portato via in poche settimane, d’improvviso, durante un finale di estate che poco tempo prima lo aveva visto baldanzoso, nella sua inconfondibile eleganza, e sempre abile relatore in convegni e interviste, oltre che impegnato a sviluppare sempre più la sua Mecar e a risolvere i problemi dei concessionari 

 

Ci siamo visti l’ultima volta, a Milano, alla conferenza stampa congiunta di Federauto Trucks, Anfia e Unrae Veicoli Industriali. E quel giorno, il 7 luglio, Gianandrea mi ha rilasciato quella che è, ahinoi, è stata l’ultima intervista, che vi riproponiamo (https://bit.ly/3A4XZbF). Mai avremmo pensato di non rivederci più. Pochi giorni prima, dal convegno Alis di Sorrento,  in un whatsapp la richiesta di avere il contatto diretto di Nicola Porro, tra i moderatori a Sorrento, per il quale Ferrajoli stravedeva e che voleva conoscere personalmente.

 

Gianandrea lascia un grande vuoto, mio personale e in chi si è spesso relazionato con lui, come Donatella Tirinnanzi, project manager di #FORUMAutoMotive.

 

Caro Gian, sapevamo delle condizioni gravi in cui versavi ma, ugualmente, ti avevamo mandato l’invito a partecipare – appuntamento al quale non hai mai mancato – alla giornata di apertura di #FORUMAutomotive, a fine ottobre. La speranza, purtroppo risultata vana, era che ti riprendessi.

 

Da oggi in cielo possiamo contare su un angelo in più, Gianandrea, alto, elegante, generoso, con l’immancabile ciuffo ribelle e il sorriso sempre radioso.

 

Ai familiari e ai suoi collaboratori più stretti, un abbraccio forte. Grazie, Caro Gian, per quello che hai fatto e per la tua amicizia sincera.

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