Mobilità sostenibile: raddoppiano gli impianti per le auto a biometano

Raddoppiano gli impianti destinati alle auto che utilizzano motori alimentati a biometano. E questo grazie all’impegno di un’azienda importante come Snam, che segna un’ulteriore passo nel suo personale impegno a favore della mobilità sostenibile e delle basse emissioni. L’azienda, gruppo leader della distribuzione di gas naturale in Italia e in Europa, ha firmato un doppio accordo.

Auto a biometano, l’impegno di Snam

I due accordi hanno tutti la finalità di agevolare chi utilizza vetture alimentate a biometano. Il primo è stato sottoscritto tra Snam e e Api: le due aziende puntano a creare ben 200 nuovi impianti di rifornimento di gas naturale e biometano sul territorio italiano. Uno sforzo economico e progettuale notevole, anche se dietro ci sono due aziende abituate a lavorare su progetti di larga scala che già hanno una distribuzione sul territorio nazionale ottima. Quest’accordo permetterà a Snam e Api di individuare assieme le stazioni in cui installare gli impianti di metano per automobili (gas naturale compresso – Cng). Sono allo studio anche distributori di gas metano liquefatto (Lng) per mezzi pesanti. La contrattualizzazione dei primi 30 impianti avverrà entro i primi mesi del 2019.

L’intesa tra Eni e Snam

Inoltre, Eni e Snam, attraverso la controllata Snam4Mobility, dando seguito all’accordo del maggio 2017 hanno firmato il secondo contratto per realizzare 20 nuove stazioni di rifornimento di gas naturale compresso per autotrazione in distributori Eni. Il contratto arriva a distanza di alcuni mesi dalla firma del primo applicativo su un lotto di 14 impianti di gas naturale compresso, alcuni dei quali apriranno entro il primo trimestre 2019. L’investimento per queste attività sarà nell’ordine dei 10 milioni di euro.

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