Anche le alghe “vanno” a metano, dal gas vantaggi per portafoglio e ambiente

Si chiama Aqualia ma si occupa anche di metano, anzi del biometano che l’azienda spagnola ha dimostrato di poter ottenere dalle alghe, non necessariamente quelle che nascono spontaneamente sui fondali marini, ma anche quelle coltivate nei bacini di lavorazione delle acque reflue. La notizia è stata diffusa dall’Osservatorio Federmetano che si occupa di metano per autotrazione. L’insolito carburante, che ha dimostrato di essere tranquillamente utilizzabile su una Volkswagen up! ecofuel, è una conferma che il gas naturale può essere prodotto in tantissimi modi affiancandosi a quello di origine fossile. I benefici per l’ambiente sono innegabili, peccato che in Italia sia ancora assente una normativa che regoli stivaggio e erogazione di biometano in un quadro generale di distribuzione del gas che non ne favorisce certo la diffusione, e tutto questo nel Paese che conta sul più numeroso parco circolante a gas metano in Europa. In attesa di una diffusione di massa dell’auto elettrica (quella a fuel cell a idrogeno è lontanissima) i carburanti alternativi come gas metano e Gpl rimangono decisivi per ridurre le emissioni di ossidi di azoto e quelle di anidride carbonica, una virtù che si accompagna anche a un ridotto costo di esercizio dei veicoli bifuel. A questo punto manca solo la volontà politica per far ripartire le vendite di auto a metano e gpl che nel corso del 2016 sono scese sensibilmente a causa del basso costo del petrolio.

Piero Evangelisti

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