Mobilità: gli italiani usano fino a sette mezzi diversi a settimana

In media, per spostarsi gli italiani utilizzano tre mezzi differenti, ma i più ‘multi-modali’, cioè quelli che usano la sharing mobility, la condivisione dei viaggi o dei mezzi, sono ricorsi questa estate a più di sette mezzi diversi alla settimana. È quanto emerge dall’Osservatorio Mobilità degli Italiani presentato in occasione dell’appuntamento milanese Forum QualeMobilità di Legambiente e Lorien Consulting.

Italiani, popolo in perenne movimento

Studio che, sul fronte della mobilità, fotografa un’Italia divisa: da un lato, cresce il numero dei multi-mobili (che si spostano molto e con molti mezzi) che appartengono alle fasce alte, più ricche e istruite e rappresentano un terzo della popolazione; dall’altro lato, diminuisce la quota di stanziali (20% della popolazione) composta da persone ai margini, pensionati e disoccupati o a basso reddito, e di mono-mobili (che utilizzano solo l’auto privata), che fanno parte del ceto medio attivo e dei piccoli centri.

Come la sharing mobility cambia la mobilità

La sharing mobility cresce e con lei l’elettrico: a Firenze, è elettrico il 49% delle auto in condivisione e circolano 70 taxi elettrici, a Roma è elettrico il 26% delle auto condivise. Nel 2017 sono state immatricolate solo 1.879 elettriche: appena lo 0,1% del totale, ma già a fine agosto 2018 eravamo a quota 3.098. Sempre nel 2017 sono state vendute 148.000 e-bike (10%) e 1.374 moto e[Ritorno a capo del testo]scooter elettrici (1%). Nelle città, dunque, rileva lo studio, la mobilità del prossimo futuro sarà non solo elettrica, quindi a zero emissioni, ma anche connessa (cioè individuabile con lo smartphone, dalla bici all’autobus) e condivisa, e i viaggi saranno sempre più plurimodali. Useremo cioè più mezzi di locomozione per compiere lo stesso spostamento: bici più treno, metropolitana più monopattino, aereo e auto a noleggio o in sharing, eccetera.

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