5 Stelle e Pd litigano… e l’auto muore

 
Il “Decreto Rilancio”, già “Decreto aprile” e già “Decreto maggio”, sarebbe in dirittura di arrivo. Alleluja. Ma, a quanto sembra, nella bozza circolata nelle ultime ore, ci sarebbe una pagina rimasta bianca. E, in proposito, qualcuno l’avrebbe messa in relazione allo scontro (l’ennesimo), nella maggioranza, tra M5s e Pd sugli aiuti da assegnare al settore automotive. I grillini, nonostante l’imbarazzo del  ministro allo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che si è speso in molte promesse, non vorrebbero sentirne parlare, facendo così prevalere la componente ideologica e quella fondamentalista dell’area “green”. Da parte del Pd, invece, ci sarebbero più aperture verso le richieste avanzate dalla filiera.

E non mancherebbe, poi, l’immancabile scaricabarile tra i ministeri dello Sviluppo economico e quello dell’Economia. Insomma, un litigio i cui esiti potrebbero fare molto male all’automotive, alla luce soprattutto dell’ennesimo e forse ultimo appello arrivato da Unrae: “Il mercato dell’auto in Italia non esiste più, né nei numeri né per il governo; la riapertura dei concessionari non è bastata a fare riprendere quota a un mercato in profonda crisi. C’è una gravissima situazione socio-economica per un intero comparto che sostenta oltre 160mila famiglie ed è un asset fondamentale per il Pil italiano (oltre il 10%)“.
Unrae conclude la nota con questa frase: “La disattenzione del Governo lascia disarmati”. Dopo marzo e aprile disastrosi, anche maggio, che coincide con l’avvio della Fase 2 post coronavirus, è partito male: nei primi 12 giorni gli ordinativi di vetture segnano un -70% e le immatricolazioni un -52%.
E pensare che il premier Giuseppe Conte, che sul litigio in corso pare aver deciso di lavarsene le mani, lo scorso 25 novembre, ospite dell’assemblea di Anfia, aveva affermato: “Vogliamo inserire nella Legge di bilancio, all’esame del Parlamento, misure concrete per il rilancio del settore automotive…”. Chi le ha viste?
Erano altri tempi, la pandemia da Covid-19 nessuno se la sarebbe immaginata, come la gravissima crisi economica e occupazionale che stiamo attraversando. Il fatto è che i problemi del comparto c’erano e nel frattempo sono aumentati fino a trascinare il settore, a causa della pandemia, in terapia intensiva.
La pagina bianca del “Decreto Rilancio” dev’essere riempita con le misure chieste dalla filiera.

1 Comments

  1. DUETEMPI says:

    Le automobili hanno rotto i coglioni. BASTA

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