Zaccarelli (Ruote da Sogno): “La 600 Multipla Elettrica come buon auspicio”

di Roberta Pasero

Far battere un cuore elettrico nella silhouette di una signora d’altri tempi. Farla ammirare sulle strade italiane non soltanto per la sua splendida carrozzeria vintage bicolore, rossa e nera, e i suoi interni luxury, ma anche per il suo incedere sorprendentemente silenzioso.

Far diventare una Fiat 600 Multipla del 1963 in una Fiat 600 Multipla E, dove questa lettera sta per elettrica.
È da questa sfida che riparte Ruote da Sogno, non un museo e nemmeno una collezione, ma uno show-room voluto da Stefano Aleotti, un imprenditore appassionatamente visionario, a Reggio Emilia, e dove in novemila metri quadrati sono in vendita tanti capitoli della storia delle due e delle quattro ruote. “Opere d’arte proprio come questa Fiat 600 Multipla, un simbolo del boom economico italiano, che abbiamo restaurato equipaggiandola di un nuovo motore. E che ora è pronta a fare il grande salto da passato a futuro, diventando protagonista della mobilità green“, spiega Patrizio Zaccarelli, direttore marketing di Ruote da Sogno, che l’ha messa all’incanto fino a venerdì sulla app catawiki.it in un’asta tematica che ha già raggiunto un’offerta da 55mila euro.
Una doppia identità per un’automobile storica che sembra una sfida impossibile. Come ci siete riusciti?
“Con un partner 100% italiano, Newtron Group di Messina, un’eccellenza internazionale nel settore dei motori elettrici per autotrazione, anche per auto storiche. E che è certificata dal ministero dei Trasporti come costruttore di sistemi di riqualificazione elettrica”.

Com’è avvenuta tecnicamente la riqualificazione del veicolo?

“Il motore termico è stato sostituito da uno elettrico con le medesime caratteristiche di motricità per coppia e cavalli, ma è stata mantenuta anche la catena cinematica originale ossia cambio, differenziale e semiasse. Al posto del serbatoio del carburante è stato installato il pacco delle batterie al litioP04, mentre la presa di ricarica è stata allocata al posto del bocchettone della benzina”.
Con questa Multipla storica elettrica fino a dove ci si può spingere?
“Può raggiungere una velocità di punta di 95 km l’ora e ha un’autonomia di 120-150 chilometri perché la consideriamo una city-car. Un’autonomia che si può più che raddoppiare con batterie aggiuntive”.
La Multipla elettrica sarà la prima di una lunga serie?
“Presto avremo un catalogo che comprenderà anche un’Alfa Romeo Duetto, un Maggiolone cabrio, una Mini Cooper, una Porsche 365 Replica e persino una Vespa storica. Tutte verranno consegnate con una colonnina di ricarica domestica”.
I puristi dei registri storici saranno perplessi.
“Manteniamo così com’è l’abito dell’auto, carrozzeria e interni, intervenendo il meno possibile sulle parti meccaniche, e conservando inalterata la targa originale. Ma abbiamo scoperto che oggi c’è anche un mondo di collezionisti dall’animo green che è stanco di tenere nel garage auto bellissime da guardare senza poterle guidare per le restrizioni ambientali e, dunque, che accettano di trasformarle”.
Un viaggio verso un futuro più green accelerato anche dal Covid 19. Il vostro mondo delle auto d’epoca come ha affrontato il lockdown?
“Come tutti abbiamo chiuso lo show-room e operativamente ci siamo fermati. Però abbiamo spinto sull’acceleratore del web, posizionando sui siti specializzati circa 600 moto in vendita. Abbiamo anche messo a disposizione un servizio di conference call per mostrare al collezionista il modello di auto o di moto a cui era ed è interessato, arrivando anche a metterla in moto per sentirne il sound”.
E quale sarà il vostro futuro che verrà?
“Continueremo ad assecondare un mercato che resiste alle turbolenze finanziarie e che oggi richiede, soprattutto per la generazione dei collezionisti sempre più numerosi che hanno tra i 50 e i 60 anni, i modelli della loro gioventù, dunque degli anni Ottanta e Novanta. E vogliamo arrivare a installare i motori elettrici sulle auto e sulle moto storiche dei clienti, intervenendo su richiesta anche sulle parti strutturali del veicolo, secondo uno stile personalizzato. Dando così letteralmente una scossa a un mondo a due e a quattro ruote carico di ricordi”.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *