Volvo XC40, il full-electric in salsa scandinava
di Piero Evangelisti
Nei suoi oltre 90 anni di storia Volvo ha messo sempre al primo posto la sicurezza, una virtù che l’ha portata a seguire i trend dell’industria dell’auto con prudenza, senza fretta, un comportamento che, come nel caso dei Suv con la sacra diagonale giunti con un certo ritardo alla concorrenza premium, ha continuamente consolidato la sua leadership nella sicurezza.
Con l’introduzione del Suv XC40, il più gettonato della gamma, a trazione esclusivamente elettrica, prevista nel corso del mese di ottobre, Volvo Cars si accinge a lanciare non solo la sua prima vettura elettrica al 100% ma, nella più tipica tradizione Volvo, anche una delle automobili più sicure in circolazione, nonostante una serie di nuove sfide derivanti proprio dall’assenza di un motore endotermico e alla presenza delle batterie.
“Indipendentemente dall’unità che consente a un’auto di muoversi, che si tratti di un motore elettrico o a combustione interna, una Volvo deve comunque garantire la massima sicurezza,” ha dichiarato Malin Ekholm, responsabile safety di Volvo Cars. “La XC40 a trazione esclusivamente elettrica sarà una delle vetture più sicure mai costruite dalla Casa”.
Un progetto autonomo
Pur basandosi sugli eccellenti standard di sicurezza della XC40 originale, gli esperti in sicurezza di Volvo Cars hanno dovuto riprogettare completamente e rinforzare la struttura anteriore per ovviare all’assenza di un blocco motore, così da soddisfare i rigorosi requisiti della casa di Göteborg in fatto di sicurezza e garantire ai passeggeri un livello di sicurezza pari a quello offerto da qualsiasi altra Volvo.
Per proteggere i passeggeri e mantenere intatta la batteria in caso incidente, Volvo Cars ha inoltre messo a punto una nuova ed esclusiva “gabbia” di sicurezza sia per i passeggeri sia per la batteria sulla XC40. La batteria è protetta da una scocca di sicurezza costituita da un telaio di alluminio estruso e inserita al centro della struttura della carrozzeria della vettura, così da creare una zona deformabile incorporata intorno alla batteria.
La scelta di collocare la batteria nel pavimento dell’auto ha il vantaggio di abbassare il baricentro di quest’ultima, riducendone la tendenza al ribaltamento.