Volkswagen Multivan: ultima erede di Tipo 2 

L’antenata del Vw Multivan fu un pianale su ruote, mosso da un motore raffreddato ad aria, che veniva utilizzato per sgombrare le macerie dello stabilimento della Volkswagen e trasportare i materiali necessari per riprendere la produzione del Maggiolino, che ancora non si chiamava così, in una località che aveva appena preso il nome di Wolsburg.

Era la Tipo 2 di Vw, ribattezzata popolarmente Bulli, che prese il nome di Transporter e infine di Multivan, grande e lussuoso van per il traporto delle persone. Volkswagen Veicoli Commerciali presenta ora una generazione del bestseller concepita completamente ex novo. Il nuovo Bulli si basa per la prima volta su un pianale modulare trasversale (Mqb, quello della Golf).

Dal punto di vista tecnico, ciò significa che il van ha compiuto un grande passo in avanti: d’ora in poi la gamma delle motorizzazioni comprenderà, novità assoluta, un sistema ibrido plug-in. Il nuovo Multivan può quindi diventare per determinati periodi uno Zero Emission Vehicle.

Assistenza alla guida al top 

Inoltre, la gamma viene dotata per la prima volta di sistemi di assistenza, azionamento dei comandi e infotainment all’avanguardia, nonché espressione di un nuovo stadio di sviluppo. Massimo è anche il progresso nel campo della sicurezza in caso d’incidente. Il Dna del design del Bulli è stato ulteriormente sviluppato pur preservandone l’originalità: nessun altro van viene costruito da oltre 70 anni e nessun altro è stato affinato generazione dopo generazione come un diamante.

Ecco perché anche il nuovo Multivan è immediatamente riconoscibile come discendente del leggendario T2 anche se, vista l’eleganza, a nessuno verrà mai in mente di dipingerlo con disegni psichedelici o tanti fiori come facevano gli hippie californiani degli Anni ’60. Da icona della creatività dei clienti il van di Wolfsburg è divenuto oggi icona dei grandi multipurpose premium.

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