Alessio Tavecchio durante le Paralimpiadi di Atlanta 1996
Vittime della strada: anche la pallavolo le ricorda
Anche la pallavolo ha voluto ricordare, nella Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime della strada, tutte quelle persone che hanno perso la vita in questa circostanza. L’occasione è stata la partita tra Allianz Powervolley Milano e Itas Trentino, valida per la sesta giornata del campionato italiano di pallavolo maschile, la Superlega.
Dall’Allianz Cloud un ricordo per le vittime della strada
Il tutto è stato possibile grazie all’impegno che si sono presi, per tutta questa stagione, la stessa società del presidente Lucio Fusaro e Allianz, main sponsor della stessa. Le due si sono unite in un’idea di solidarietà che accompagnerà tutte le gare casalinghe della Powervolley Milano, che quest’anno ritorna in città grazie alla riapertura del vecchio Palalido, oggi Allianz Cloud. E il tema sociale della sfida contro Trento, club attualmente campione del mondo, è stato proprio quello delle vittime della strada.
Il progetto UMANA MENTE
Allianz Powervolley Milano e Fondazione Allianz UMANA MENTE, unite dai valori che le discipline sportive possono trasmettere e nella funziona sociale dello sport, hanno dato vita a Volley4all, il nome ufficiale di questo progetto sociale. E domenica 17 novembre è stata data parola alla Fondazione Alessio Tavecchio ONLUS: a dare testimonianza sul tema è stato proprio Alessio Tavecchio, sopravvissuto all’età di 23 anni miracolosamente a otto giorni di coma profondo a seguito di un incidente motociclistico, subendo tuttavia un’irreversibile lesione al midollo spinale che lo ha costretto sulla sedia a rotelle.
La storia di Alessio Tavecchio
Un episodio che ha segnato la vita di Alessio e che lo ha spinto a rimettersi in gioco, partecipando così con impressionante forza di volontà nel 1996 alle Paralimpiadi di Atlanta, sfidando se stesso e il mondo in tre finali di nuoto. Un percorso che lo ho portato, nel 1998, dare vita alla fondazione, consapevole che la sua missione avrebbe dovuto essere la promozione del valore della vita a tutti coloro che avessero incrociato la sua esistenza, fossero o meno persone con disabilità.