Vinitaly a Verona, consigli per la mobilità e la guida

di Gianfranco Chierchini

 

Dal 9 al 12 aprile alla Fiera di Verona si svolgerà la 51a edizione di Vinitaly, una manifestazione divenuta un appuntamento obbligatorio per chi, in Italia e nel mondo, si interessa di enologia. Saranno presenti più di 4.500 espositori e sono attesi almeno 130.000 visitatori.  Al prodotto “vino” si sono negli anni affiancate altre mostre, altrettanto importanti, quali l’ “olio” e alcune delle più significative filiere alimentari del Paese Italia. Non mancano iniziative particolari, quali, ad esempio premiazioni per i migliori packaging o presentazioni di avveniristiche cantine “smart”.

In questa sede, tuttavia, due indicazioni trasportistiche.

La prima è quella della accessibilità.  Vinitaly si svolge nella Fiera di Verona ed è raggiungibile, oltre che  piedi, con un articolato sistema di autobus e di navette che la collegano con la stazione ferroviaria di Porta Nuova, con i parcheggi in prossimità delle due uscite autostradali (Verona Sud della A4  e Verona Nord della A22) e con l’aeroporto  veronese Catullo. Attorno alla Fiera, la mobilità non può che esser rallentata,  ma senza impazienze e comunque regolata efficacemente dalla Polizia Locale.

Tra i vari sistemi di trasporto, sono convinto che sia da privilegiare il treno,  per diversi motivi: per la sicurezza delvettore, per il sostanziale rispetto degli orari, e, non da ultimo, per il costo tutto sommato competitivo rispetto alla vettura privata, costo reso ancor più vantaggioso da un sistema di sconti che le Ferrovie applicano a chi dimostra di recarsi in Fiera.

In www.vinitaly.com vengono esposte le modalità con cui accedere  alla Fiera, dalle navette gratuite ai parcheggi di corrispondenza, oltre alle informazioni di carattere generale, dai  numeri utili alle mappe, alle informazioni aggiornate a getto continuo.

La seconda è quella della sicurezza stradale. Quale che sia il motivo della visita, per lavoro o per diletto, la persona che esce da una Fiera come Vinitaly, oltre a un certo grado di stanchezza fisica, non può non presentare un certo tasso alcolico che,  anche se al di sotto dello 0,5   (il  livello massimo di alcol nel sangue, consentito per poter guidare), attutisce i riflessi e fa sopravvalutare le proprie abilità. E’ inutile correre questo rischio dopo una giornata impegnativa e piacevole, ed è bene che al volante ci sia una persona che non ha bevuto. E’ bene poi ricordare che, per ridurre l’effetto dell’alcol, non serve a niente né bere acqua, né bere caffè, né tantomeno esporre il viso fuori del  finestrino della vettura,  sperando negli effetti  benefici dell’aria fresca.  L’unico rimedio efficace è far trascorrere il tempo necessario perché il fegato smaltisca l’alcol e magari riposarsi, lasciando così che  le cure di Morfeo pongano rimedio agli scherzi di Bacco.

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