Vigili distratti e ausiliari privati senza freni
Codice della strada: l’auspicio è che entro l’anno, dopo che se ne parla da troppo tempo, passi il giro di vite contro la distrazione e i comportamenti irresponsabili al volante. L’attesa stretta sull’abuso degli smartphone alla guida, il vizio suicida di fare dirette facebook o selfie sempre al volante, potrebbe trovare concretezza. Da parte sua, la tecnologia legata alla sicurezza ha fatto, in proposito, grandi passi. Il problema, comunque, esiste e va risolto.
E poi ci sono i cattivi esempi capaci di «deviare» molti giovani. Ma perché la polizia locale non adotta il pugno di ferro in quelle città dove si è soliti circolare senza casco, con le cinture slacciate e con più di due persone su una moto? Ma perché tutti questi violatori delle più elementari norme del Codice stradale restano impuniti? Per quale ragione spesso transitano sotto il naso dei vigili di alcune città senza che questi li fermino oppure annotino la targa?
E veniamo ora a un emendamento al Codice della strada relativo all’ampliamento dei poteri, in materia di multe, agli ausiliari privati del traffico. Modifica passata grazie alla costituzione di una maggioranza trasversale che segna, di fatto, un duro colpo per i consumatori. Ha ragione Simone Baldelli (Forza Italia), membro della commissione Trasporti della Camera, a contestare apertamente l’emendamento del Pd che ha ricevuto l’ok della maggioranza nella stessa commissione (ma perché la Lega non si è opposta?).
In pratica, essendo equiparati a pubblici ufficiali, gli ausiliari privati potranno elevare multe per sosta vietata negli spazi non contrassegnati dalle strisce blu (ciò non toglie che chi parcheggia sulle strisce pedonali o negli spazi per disabili debba essere bastonato).
È comunque singolare che un dipendente privato possa intervenire sui punti della patente di un cittadino. Il compito di sanzionare situazioni di sosta fuori dagli spazi blu, secondo una giurisprudenza consolidata, spetta ai vigili o agli ausiliari comunali se ce ne sono (siamo sicuri che non ci siano dipendenti comunali da impiegare in attività di controllo?).
E proprio in questo senso andava la proposta di legge presentata dallo stesso Baldelli allo scopo di ridurre i poteri agli ausiliari privati del traffico in materia di sosta. Una regolata, a questo punto, se la devono dare tutti: cittadini e sindaci a caccia di soldi.