I vigili di Milano e il compitino dell’alcol test

di Silvia Garnero*

È sera, e sulla strada del ritorno verso casa, vedo, in corso Venezia, a Milano, una pattuglia di vigili. Proseguo senza pensarci con il mio motorino, ma mi fanno segno di fermarmi. Il mio primo pensiero è al libretto, che non ho con me porto dietro per paura che me lo rubino.
E penso al fatto che, nonostante lo abbia e sia tutto regolare, certamente troveranno da ridire nonostante il motivo per cui non lo lascio nel motorino. Ma no! Mi chiedono la patente. La mostro e, non capendo quella che poi doveva essere una battuta, rispondo al vigile, che mi dice non riuscire a leggere il numero sopra riportato a causa dei miei fanali.

Un tubo dove soffiare

Mi guarda e cerca di spiegare la sua battuta dicendomi che i fanali son troppo illuminanti. Rispondo che sono nuovi e che ho appena cambiato le lampadine bruciate dalle innumerevole e fantastiche buche che ci sono in città. Lui fa finta di nulla e mostrandomi un tubo mi chiede: sa cosa è questo? Io penso al rilevatore di velocità, ma rispondo che non lo so, e lui spiega che è il rilevatore alcol test.

Quel mezzo bicchiere a tavola

Immediatamente ripercorro a ritroso la mia serata, una tranquilla cena a due durante la quale ho bevuto mezzo bicchiere di vino. Ciononostante, essendo io magrolina e non sapendo come vengono calcolate le percentuali alcoliche, temo ovviamente questo dannato test.

Lui mi dice di soffiare, e schifata dico che non appoggio la bocca dove la mettono tutti… poi mi indica come fare e inizio a soffiare pregando dentro di me di risultare a posto. E così è. Riparto e vado a casa.

Così non va

Nel tragitto però inizio inevitabilmente a pensare e un pò di domande mi sorgono spontanee: ma se io avessi bevuto un mezzo bicchiere in più? Pur essendo sobria e perfettamente a posto per guidare, avrei potuto imbattermi in un ritiro di patente, piu tutte le rotture e i problemi che ne derivano? Sarei dovuta andare magari a svolgere dei servizi sociali?
Non dico di guidare in stato di ebrezza, certo!, ma a pensarci bene, bere due bicchieri di vino in una cena è persino sano!… eppure sarei sicuramente stata sopra il valore. E sarebbe stata giusta la punizione?

Posto di blocco assurdo

Contemporaneamente penso: perché questi vigili si piazzano in postazione alle dieci di sera, e fermano le persone per bene e non li vedi alle due di notte a fermare quelli davvero pericolosi, ubriachi, palesemente in cerca di risse? Quando ho chiesto loro se gli sembravo un’ubriaca, mi hanno risposto: no, ma dobbiam fermare un tot di persone.
Allora mi domando: e io devo rischiare per il tuo compitino? Ma a che serve? Per questo, io devo rischiare con un bicchierino di rovinarmi la vita, non costituendo alcun pericolo, e rischiare pure di avere invece gente veramente pericolosa nella notte perché a quell’ora non si vede piu nessuno avendo portato a termine il numero di fermi richiesto per la serata? Queste sono le cose che trovo assurde. Beh, che delusione!

*Communication manager

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