In viaggio sulla nuova Classe E Cabrio: immersi nella natura
di Cesare Gasparri Zezza
«In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di Tv. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice». Probabilmente, se Robert M. Pirsig avesse potuto provare la nuova Mercedes Classe E Cabrio, il libro «Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta», non avrebbe gli stessi contenuti che conosciamo oggi.
Siamo ai piedi del Massiccio del Giura, a 10 minuti dall’aeroporto di Ginevra.
Una vera famiglia
La Classe E Cabrio, dopo la berlina, la wagon e la coupé, era l’ultimo elemento che mancava nella famiglia. La nuova open air, che riprende la coupé nella linea armonica del profilo con la fiancata priva di nervature, ha un assetto ribassato di 15 mm. La plancia, con due display da 12,3”, l’entertainment, il Voicetronic, gli ausili alla guida assistita di ultima generazione, sono gli stessi già presenti sulle altre versioni della famiglia. «La fretta – sempre secondo Pirsing – è di per sé un atteggiamento velenoso da Ventesimo secolo, che tradisce indifferenza e impazienza».
Tra brezza e profumi
Venti secondi, sono un tempo giusto perché la cappotta, in tessuto multistrato e insonorizzato, si apra fino alla velocità di 50 km/h. L’odore della lavanda e dell’erba tagliata nei giardini circostanti entra nel naso ed esplode in una fragranza unica. A cielo aperto, la cornici decorative del montante anteriore, del parabrezza, e l’elemento decorativo intorno al vano della capote, tutte in alluminio anodizzato lucido, risaltano conferendo un orpello elegante. «La normalità è conformità alle aspettative collettive»… Il professor Pirsing, non si riferiva a questa vettura.
Nessuna fretta nel raggiungere la nostra meta alle pendici del Monte Bianco. Il lago di Annency, poi in salita, verso le montagne. Il cambio automatico 9 marce Gtronic e il motore diesel 4 cilindri da 1.950 cc in grado di erogare 194 cv svolgono il loro lavoro egregiamente in maniera sinergica. Eccoci a Megève, una delle capitali dello sci invernale. La E Cabrio, per la prima volta disponibile anche nella versione 4Matic, non avrebbe problemi ad arrampicarsi anche d’inverno.
L’aria si fa frizzante, il sistema frangivento elettrico Aircap e il riscaldamento per la zona della testa Airscarf rendono la guida confortevole; attivando anche la funzione «massaggio», disponibile sulle due poltrone anteriori, si raggiunge un comfort da prima classe. Il traforo del Monte Bianco: cappotta chiusa, a bordo il microclima è perfetto grazie a tre zone e a tre modalità di climatizzazione. Courmayeur, siamo ai piedi del massiccio più alto d’Europa. Parcheggiata la vettura ai piedi della ovovia, raggiungiamo la cima più alta d’Europa. «L’unico Zen che trovi in cima alle montagne è lo Zen che porti lassù». Su questa citazione, a oltre 2.000 metri di quota, per una volta professore, siamo d’accordo con lei.