Vendite giù e crisi dei microchip: priorità da affrontare

di Paolo Scudieri, presidente di Anfia

Come già accaduto a marzo, anche ad aprile dell’anno in corso l’apparente crescita del mercato è in realtà frutto del confronto con l’aprile peggiore della storia, visto che nel 2020 le vendite erano risultate praticamente azzerate. In rapporto ad aprile 2019, che, pure, aveva potuto  contare su un giorno lavorativo in meno (20 giorni contro 21), le immatricolazioni totalizzate nel quarto mese del 2021 sono inferiori del 17,1%, a conferma del fatto che  la graduale ripartenza del mercato, a incentivi della fascia 61-135 g/km di emissioni di  CO2 esauriti, sta facendo marcia indietro.>

La priorità, in questo momento, è quindi il rifinanziamento delle misure di sostegno  alla domanda di autovetture, ma anche di veicoli commerciali leggeri misure che si ripagano da sole in tempi brevi, con un’aggiuntività di cassa per lo Stato, e che  rappresentano un investimento per lo svecchiamento del parco circolante, immettendo  sulle strade veicoli di ultima generazione.

E’ un intervento indispensabile per sostenere  un settore che garantisce occupazione e crescita economica, citato tra quelli per i quali il governo italiano intende aggiornare le strategie nazionali anche dal premier Mario Draghi nella premessa al PNRR consegnato a Bruxelles, e che sta vivendo una fase  particolarmente difficile anche a causa di fattori di crisi di portata internazionale come le problematiche di approvvigionamento dei microchip.

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