Veicoli usati (e non solo): così si combatte la CO2
Tutti, seppure nel nostro piccolo, possiamo contribuire a ridurre il nostro impatto sul Pianeta, a partire dalle emissioni di CO2. Uno dei gesti più semplici e accessibili è scegliere la second hand: comprare un oggetto usato significa potenzialmente non produrne uno nuovo e non dismetterlo in discarica, allungando il ciclo di vita degli oggetti. Così facendo le emissioni di CO2 legate al processo di produzione e dismissione di un bene vengono azzerate, e non vengono consumate nuove materie prime. Una forma di economia circolare sostenibile di per sé che porta a un risparmio non solo economico ma anche ambientale, quantificabile con il metodo LCA (Life Cycle Assessment).
Con questo metodo, la ricerca Second Hand Effect 2020, condotta per il sesto anno dall’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL) per Subito, piattaforma n.1 in Italia per vendere e comprare in modo sostenibile con oltre 13 milioni di utenti unici mensili, ha calcolato l’impatto ambientale, ovvero il risparmio in termini di emissioni di CO2 e di materie prime, derivante della compravendita dell’usato su Subito.
Nel 2020, grazie alla vendita di quasi 26 milioni di oggetti su Subito è stato così possibile raggiungere un risparmio di 5,4 milioni di tonnellate di CO2, un dato che corrisponde al totale delle emissioni di anidride carbonica che 26.200 ettari di bosco assorbirebbero in un anno (più della superficie del Comune di Parma).
A cosa corrisponde il risparmio di 5,4 milioni di tonnellate di CO2? Vuol dire azzerare l’impatto ambientale di quasi 740.000 italiani in un anno, paragonabile a poco meno della popolazione della provincia di Lecce. IVL stima, infatti, che l’impronta ambientale media di un nostro connazionale sia di 7,3 tonnellate di CO2 l’anno. Se pensiamo invece all’inquinamento atmosferico delle nostre città, evitare l’emissione di 5,4 milioni di tonnellate di anidride carbonica sarebbe come fermare totalmente il traffico di Roma per 16 mesi o ancora annullare 77 milioni di voli a/r tra Milano e Roma!
Tra le categorie che generano un maggior “Second Hand Effect” c’è quella dei Motori, che ha permesso il risparmio di 4.788.779 tonnellate di CO2 nel 2020. Per quanto riguarda i singoli oggetti, quello con il peso ambientale maggiore è l’auto, pari a 2.800 kg di CO2. Seguono, tra i motori, la moto (265 kg di CO2) e lo scooter (190 kg di CO2).