Veicoli “green”: studio su risparmi e vantaggi 

In un anno nel quale la consapevolezza ambientale è cresciuta notevolmente, anche se ci sarebbe ancora molto da fare, Ecoverso (ex GAIGruppo Acquisto Ibrido, www.gruppoacquistoibrido.it), associazione di acquisto solidale nata nel 2013 con l’obiettivo di acquistare in gruppo auto ibride ed elettriche e veicoli a basso impatto ambientale, ha realizzato un’analisi per conoscere le reali possibilità di risparmio offerte da un veicolo a basso impatto ambientale, prendendo in considerazione parametri come il carburante, la manutenzione, il bollo, l’assicurazione e ancora la possibilità di parcheggiare gratuitamente in zone a traffico limitato. Lo studio ha permesso di capire come il costo annuo di un’auto ibrida sia di circa 1.560 euro (pari al -49% se si considera un’auto “tradizionale); si parla invece di 855 euro (quindi -72%) per quanto concerne le auto 100% elettriche.

Lo studio di Ecoverso. Calcolando una stima media di 15.000 km all’anno, il CO2 emesso da un’auto a benzina o diesel è pari a circa 120 g/km, che diventano 80 g/km nel caso di un’auto ibrida per poi azzerarsi completamente quando si tratta di auto elettriche. In termini di risparmio economico, se per il carburante di un’auto diesel o benzina all’anno si pagano circa 1.400 euro, questi scendono a 960 nel caso di un’ibrida (-33%) per poi scendere ulteriormente a 555 nel caso di un’elettrica (-62%). Per quanto riguarda la manutenzione, invece, un’auto ibrida costa annualmente circa due terzi rispetto ad un’auto benzina o diesel (si parla di 200 euro al posto di 300) e un terzo per quanto riguarda le auto elettriche (100 euro). Ancora, se l’assicurazione di un veicolo costa annualmente circa 600 euro, questi diventano 400 nel caso di un’auto ibrida (-33%) e 200 nel caso di un’elettrica (-67%). Infine, se annualmente il bollo di un’auto costa 200 euro e zone a traffico limitato e parcheggi 500 euro[4], la cifra crolla a zero euro nel caso di un’ibrida o un’elettrica.

Nel lungo periodo. Secondo le stime di Ecoverso, i costi complessivi in due anni (o 30.000 km) per il mantenimento di un’auto ibrida si attestano a circa 2520 euro (pari a -44%) rispetto ad un veicolo benzina o diesel. La cifra scende a 1410 euro per un veicolo elettrico (-69%), anche se il vero risparmio si vede in un arco di tempo maggiore, a esempio, entro i tre anni dall’acquisto.

Lo studio “Cleaning The Air”. Uno studio di recente pubblicazione ha risposto al quesito fondamentale della mobilità elettrica: quanto e come le auto elettriche e i mezzi di trasporto pesanti più “green” potrebbero aiutare a ridurre i livelli di smog, migliorare la salute e salvare le vite delle persone? Nella ricerca, promossa dalla Ontario Public Health Association e dell’ente Enviromental Defence, sono stati elaborati vari scenari che confrontano i benefici per la salute derivanti dalla riduzione dell’inquinamento provocato da auto, Suv, camion e infine autobus.

Stando alla ricerca, il 100% di auto e Suv elettrici nella zona causerebbe 313 decessi in meno all’anno, e un risparmio per le finanze pubbliche stimato in 2,4 miliardi di dollari. La conversione di tutti i camion per il trasporto merci in modelli più efficienti causerebbe 275 morti in meno, ed un risparmio di circa 2,1 miliardi di finanziamenti pubblici.

Ancora, il 100% di autobus elettrici causerebbe 143 morti in meno, con un risparmio stimato in 1,1 miliardi di dollari; il 50% di auto e Suv elettrici causerebbe 157 morti in meno e un risparmio di 1,2 miliardi di dollari. Infine, il 20% di auto e Suv elettrici causerebbe 63 morti premature in meno e un risparmio di 0,5 miliardi di dollari.

Con “l’elettrificazione” di auto e Suv al 100% si otterrebbe, quindi, una riduzione dei livelli delle emissioni pari al -69% nell’intera zona, con effetto immediato. Ma i benefici sono anche di tipo economico. L’acquisto di un singolo veicolo elettrico fa risparmiare all’intera collettività  circa 10 mila dollari.

“Scegliere un veicolo a basso impatto ambientale nel 2020 è una scelta inevitabile: superato il prezzo iniziale più alto (oggi ben mitigato dagli ecoincentivi statali e dagli sconti dei nostri gruppi d’acquisto), i costi di gestione sono assolutamente vantaggiosi”, racconta Gianalfredo Furini, uno dei due soci fondatori di Ecoverso. “Oggi l’ambientalismo non passa solo attraverso le piazze dei Fridays for Future dei nostri ragazzi, ma anche attraverso le scelte d’acquisto di noi adulti: dal cibo al vestiario, dalle vacanze alla mobilità quotidiana. Nel 2020 abbiamo a disposizione tutte le soluzioni per inquinare meno senza stravolgere le nostre abitudini, spesso spendendo addirittura meno di prima”, conclude Luca dal Sillaro, anche lui socio fondatore di Ecoverso.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *