Usa: quale effetto “Dem” sugli investitori
di Norman Villamin, Chief Investment Officer Wealth Management di Union Bancaire Privée (UBP)
Il ritardo e il margine stretto con cui i Democratici hanno preso il controllo del ramo legislativo è un fattore importante per gli investitori. Se il Presidente eletto Biden avesse vinto la Casa Bianca e se si fosse verificata l’attesa “Onda Blu”, la politica degli Stati Uniti avrebbe potuto essere più redistributiva che fondata sugli stimoli, con la proposta di finanziare la spesa fiscale con un aumento quasi simultaneo delle tasse sulle imprese e delle imposte sui redditi più elevati – il che avrebbe probabilmente significato imitare gli errori commessi dal Giappone nelle sue battaglie deflazionistiche.
All’amministrazione Biden viene invece offerta la copertura politica della “budget reconciliation” che consente di far passare le misure fiscali e di spesa se finanziate tramite nuove tasse o compensazioni di spesa entro un periodo di 10 anni.
Per assicurarsi il controllo di entrambi i seggi in Georgia, i Democratici si sono impegnati a incrementare gli aiuti economici, portando gli assegni di sostegno personale da 600 a 2.000 dollari, fornendo alle famiglie un supporto di 300-450 miliardi di dollari come era già stato fatto a febbraio e guadagnando così tempo sia per l’implementazione della campagna vaccinale sia per finalizzare le priorità di spesa, compresi i programmi per le infrastrutture e l’energia pulita previsti per aprile-maggio. Il Presidente eletto Biden e i Democratici al Congresso hanno ora una copertura politica per cercare di anticipare la spesa nel 2021 e spingere gli aumenti delle tasse che serviranno a finanziare i programmi nell’arco dei prossimi 10 anni. Gli investitori dovrebbero quindi aspettarsi un anticipo della spesa fiscale e un posticipo delle riforme fiscali rispetto a quanto previsto in precedenza.