Foto: Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae

Unrae: tutta l’auto nel 2020, un anno nero

Il 2020 è stato l’anno più nero per l’auto negli ultimi 16 anni, e il terzo degli ultimi 42, dopo  il record negativo di 1,3 milioni nel 2013 seguito da 1,36 nel 2014. Il “cigno nero” della  pandemia ha colpito l’automotive con un tracollo delle immatricolazioni: 535.000 vetture in  meno rispetto all’anno precedente (-27,9%), un calo del 15,1% dei veicoli commerciali, del  14,3% dei veicoli industriali, del 19% dei rimorchi e semirimorchi e del 25% degli autobus,  mettendo in ginocchio l’intera filiera. È un quadro drammatico quello descritto nella “24a Sintesi Statistica del mercato auto”, pubblicata da Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti  Autoveicoli Esteri, che conferma l’obsolescenza del parco circolante in Italia, con il 28% delle  38.620.000 vetture su strada compreso nelle classi di emissione Euro 0-3.

La novità più evidente del 2020 è la marcia inarrestabile delle nuove motorizzazioni, con le  ibride, allo 0,3% 10 anni fa, che rispetto al 2019 raddoppiano le immatricolazioni e passano da  una quota mercato del 5,7% al 16,1% (è di febbraio 2021 poi il sorpasso nei confronti del diesel  e la salita in seconda posizione). Il diesel in 10 anni perde oltre 22 punti di quota e al primo  posto si confermano le vetture a benzina, ma in calo in un anno dal 44,4% (la quota più alta  degli ultimi 10 anni analizzati) al 37,8%, a favore sia delle ibride che delle auto “alla spina”  (BEV+PHEV) che, grazie agli incentivi, salgono dallo 0,9% del 2019 al 4,3%. Questo ha  contribuito alla riduzione delle emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni, scese da  119,1 g/Km del 2019 a 108,3 g/Km di CO2 (al Lazio il primato del livello più basso con 103,6  g/km).

Il tipo di carrozzeria preferito dagli italiani resta la berlina (46,1%), anche se continua a  perdere quota (con 15 punti in meno negli ultimi 10 anni) a favore del crossover (36,1%), abbastanza stabile il fuoristrada (9,1%). In risalita le utilitarie che confermano il primo posto  fra i vari segmenti (37,9%). Fra i colori della carrozzeria predomina incontrastato il grigio (36,3%), seguito dal bianco  (25,3%), dal nero (15,3%), dalle varianti dell’azzurro (11,4%). A preferire il grigio sono più gli  uomini (37,4%) che le donne (32,9%), mentre queste prevalgono nella preferenza per il bianco  (26,8% contro il 24,7% degli uomini). Fra le classi di età, anche se sembra ovvio, la predilezione  maggiore per il colore grigio è degli over 65 (40,1%).  Il mercato delle auto usate nel 2020 archivia 2.604.000 trasferimenti netti di proprietà  (-14,6%), con una sostanziale stabilità dei passaggi da operatore a cliente privato (al 47,6%) e  un incremento di quelli tra privati (46,4%), a fronte di una riduzione di quelli da Km 0 a privato (5,2%). Aumenta la quota delle vetture trasferite più anziane: quelle con oltre 10 anni sono al  46,2% del totale, era il 30,3% solo 10 anni fa.

La crisi pandemica del 2020 ha avuto un impatto devastante sul mercato italiano  dell’automotive, che ha resistito anche grazie al sostegno pubblico, frutto del proficuo lavoro di Unrae nel dialogo con le Istituzioni. Sostegno, però, ben gestito per le auto fino a 60 g/km  di CO2, ma lo stesso non può dirsi per quanto riguarda un concreto rilancio del mercato e un  deciso cambio di rotta nella sostituzione di un parco circolante tra i più vetusti d’Europa.

“Il settore automotive – sottolinea Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae, nella  presentazione della “Sintesi Statistica” – in ogni suo comparto e in ogni segmento della catena del valore sta attraversando una trasformazione epocale, alla quale stanno partecipando tutti i costruttori con il massimo impegno e con ingenti investimenti, per consentire la transizione  energetica e per raggiungere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni. Lo sforzo non  può, però, ricadere solo sugli operatori del comparto”. La “Sintesi Statistica Unrae – l’Auto 2020” può essere consultata anche dal  portale dedicato: https://www.sintesistatistica-unrae.it/.

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