Unrae, ancora in calo i veicoli rimorchiati: -5,4% nel semestre

Il Centro Studi e Statistiche di Unrae, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha elaborato una stima del mercato dei Rimorchi e Semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5 t che indica, per il primo semestre del 2019, un calo del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2018 (8.581 unità immatricolate contro 9.073), con giugno a -3,5% rispetto allo stesso mese del 2018.

Il calo costante del mercato avviene in presenza di una situazione oggettiva di obsolescenza del parco che è tra le più pesanti d’Europa, e lascia intendere come tale condizione non si sta avviando verso alcun miglioramento.

Non potendo contare su un sistema strutturale di sostegno al rinnovo del circolante, e con ritardi e incertezze nella concessione degli incentivi esistenti – già insufficienti e non adeguatamente finalizzati – il quadro è destinato a deteriorarsi, con conseguenze soprattutto in termini di sicurezza del trasporto e della circolazione sulle strade nazionali.

Unrae sta chiedendo da tempo una revisione della disciplina del settore che sia indirizzata verso un percorso di crescente sostenibilità economica ed ambientale e dia ai committenti le necessarie garanzie di qualità e affidabilità complessiva del trasporto, impedendo che il mercato dei veicoli rimorchiati si rivolga verso l’usato estero senza controllo.

Unrae sta anche chiedendo all’Amministrazione dei trasporti un’attenzione particolare a quei settori del trasporto specifico, in particolare quello del trasporto in regime di temperatura controllata, il cui mercato si trova oggi in difficoltà per l’applicazione di procedure complesse relative alla omologazione e immatricolazione dei veicoli dedicati.

“Stiamo lavorando con gli uffici competenti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – spiegano in Unrae – per la ricerca delle migliori possibili soluzioni, attraverso proposte per un aggiornamento delle procedure che possa superare le oggettive difficoltà del presente. Siamo convinti che alcune norme contenute nella riforma del Codice della Strada in Parlamento, nonché la concessione alle officine private della revisione periodica dei veicoli pesanti (tra i quali devono essere considerati anche quelli rimorchiati) possano liberare risorse della Pubblica Amministrazione, ma si tratta di procedure lunghe, mentre le criticità del settore sono attuali ed è necessario trovare subito una soluzione, per quanto provvisoria”.

 

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