Luciano Nicolis
Una storia di famiglia, di automobili e di carta
di Silvia Nicolis (presidente Museo Nicolis)
La storia della mia famiglia e quella del Museo sono intrinsecamente e indissolubilmente legate… e i legami sono imprenditoriali, culturali e ovviamente affettivi.
Il principio che ci ha guidato nella creazione e nella successiva attività è stato “La passione per il recupero, in tutte le sue forme”. E questo spiega molte cose.
Siamo da oltre 80 anni industriali nel recupero di materie prime e secondarie e la nostra azienda, Lamacart di Verona, è leader internazionale nel recupero e lavorazione della carta da macero.
Concetti quali “raccolta” e “riutilizzo”, che hanno animato le attività imprenditoriali di mio padre Luciano, sono gli stessi che hanno portato alla creazione del Museo e alla raccolta di automobili che altri avrebbero “rottamato”.
Le origini
La collezione è nata proprio con il recupero di vetture ritenute da tanti “vecchie” o “superate”, ma il tempo ha dato ragione anche alla perseveranza e all’amore impiegato per salvare oggetti che nel tempo sarebbero sicuramente andati perduti.
Ho avuto il privilegio di assumere la direzione del Museo sin dalla sua apertura, nel 2000, e non ero ancora trentenne; ovviamente la figura e la presenza di mio padre hanno rappresentato un punto di riferimento e di condivisione preziosi; ma anche dopo la sua scomparsa i progetti cui ci eravamo impegnati sono proseguiti senza modifiche e con la certezza, che lui avrebbe condiviso ogni nostra decisione e li avrebbe pienamente approvati!
Gli insegnamenti
Forse l’eredità più importante, è stata proprio la sua visione del “fare impresa” ed il suo insegnamento etico e morale che hanno consentito a me e a mio fratello di continuare a gestire tutte le attività del Gruppo nel segno della continuità.
Questo per dire che dietro alla storia delle automobili e delle grandi impresa, c’è sempre la storia di un uomo e dei suoi sogni.