Uber attiva la “Mask Verification”: niente mascherina niente corsa

Uber ha attivato la “Mask Verification” per i passeggeri. La decisione è arrivata dopo aver introdotto il controllo mascherine per autisti e corrieri a maggio. Il motivo è semplice. In questo momento di grande incertezza legata al covid19, per Uber la sicurezza di chi utilizza i suoi servizi è una priorità. Per questo motivo l’azienda ha esteso la “Mask Verification” anche per gli utenti che prenotano una corsa. E, già segnalati per non aver indossato la mascherina in una corsa precedente. Uber adotta così la regola “Niente mascherina Niente Corsa” anche per passeggeri oltre che per i conducenti.

Una responsabilità a doppio senso

La responsabilità è una strada a doppio senso, che secondo Uber va condivisa a tutela del benessere di tutti. Non sono state rare, infatti, le segnalazioni degli autisti riguardo a passeggeri privi di mascherina. Ecco perché Uber ha deciso di implementare la tecnologia “Mask Verification” anche per gli utenti che prenotano una corsa rafforzando la sicurezza per autisti e passeggeri. Indossare la mascherina – è ormai condiviso dalla comunità scientifica – può aiutare a rallentare la diffusione del Covid19.

Per la corsa basta un selfie con l’App

In realtà, già con l’entrata in vigore a maggio della “Mask Verification” per i conducenti, questi, qualora il cliente non indossasse la mascherina, potevano rifiutare la corsa. Oggi il conducente non solo potrà cancellare la corsa, potrà, anche, inviare una segnalazione ad hoc ad Uber. Questo comporterà che alla successiva prenotazione, il cliente dovrà provare di indossare la mascherina scattandosi un selfie con l’App. Solo così potrà accedere al servizio.

I selfie inviati saranno cancellati subito

Anche la tecnologia “Mask Verification” utilizzata per i passeggeri rileva la maschera come un oggetto nella foto senza elaborare le informazioni biometriche. Le foto inviate dagli utenti, inoltre, saranno eliminate subito dopo la verifica, e non saranno condivise con il driver. Con l’implementazione di questa nuova funzione, il feedback di un conducente può aiutare a garantire la sicurezza di Uber per l’autista successivo.

Da marzo sono quasi 30 milioni le mascherine acquistate

Ma, facciamo un passo indietro. A maggio Uber ha stanziato di 50 milioni di dollari per l’acquisto e la distribuzione di prodotti per la pulizia e dispositivi di protezione. Da marzo, sono stati acquistati quasi 30 milioni di mascherine. A livello globale, invece, Uber ha distribuito 1,4 milioni di mascherine ad autisti e corrieri. Ha inoltre fornito in forma gratuita più di 800.000 confezioni di spray disinfettanti, salviette e disinfettante per le mani ai conducenti grazie a partner del calibro di Unilever.

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