Andrea Tartaglia
I tre giorni di fuoco del mercato auto
Come funziona
Una parte della spiegazione è che le campagne pubblicitarie delle Case partono nei primi 5/6 giorni del mese, senza la spinta del marketing i saloni sono meno affollati e i contratti sono generalmente meno. Una volta “messo in moto” il mese si comincia la raccolta dei contratti, alcuni dei quali sono relativi ad auto da ordinare in fabbrica, ma altri riguardano auto in pronta consegna, per i quali è necessario espletare tutte le formalità commerciali e burocratiche (raccolta documentazione, finanziamento, pagamento e immatricolazione)
Si tratta di non perdere quote
Nulla di strano che a fine mese si cerchi di raggiungere il target sollecitando anche i clienti un po’ più lenti e quindi ad aumentare la media di targhe giornaliere. Gli aumenti esponenziali però sono il chiaro segnale di una valanga di auto-immatricolazioni non solo da parte dei Dealer, ma anche delle Case che battagliano per mantenere le quote di mercato. Parliamo, dunque, di una pratica che tende a falsare il mercato, soprattutto se consideriamo il trend degli ultimi mesi. Nel periodo gennaio-maggio 2017, Dealer e Case hanno incrementato le auto-immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2016, Dataforce ha rilevato i seguenti numeri: Dealer, 89.154 auto-immatricolazioni, il 54,14% in più rispetto al 2016; Case auto, 45.470 auto-immatricolazioni, addirittura il 127,20% in più rispetto al 2016. Insomma, quello degli “ultimi tre giorni” è un fenomeno che ha una stretta parentela con quello delle Km Zero e insieme costituiscono un’anomalia che falsa il mercato dell’auto. Anche se, secondo alcuni osservatori, si tratta ormai di un fenomeno consolidato e quindi da accettare come tale.