Foto: Martin Daum, Ceo di Daimler Truck e presidente di Acea trucks

Trasporto pesante: ecco le nuove misure Ue sulle emissioni

In un podcast, Martin Daum, Ceo di Daimler Truck e presidente di Acea trucks, e Ottmar Edenhofer, direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research si spiega tutto quello che c’è da sapere sulle prossime misure che l’Ue è pronta ad adottare per tagliare le emissioni derivanti dal trasporto pesante su strada.

La via indicata dal legislatore Ue è quella dell’istituzione di un meccanismo di scambio delle quote di emissione simile a quello che esiste già oggi e che attualmente si applica soltanto al settore dell’energia elettrica, dell’industria manifatturiera, e delle compagnie aeree. Il nuovo meccanismo si applicherà a 3 nuovi settori: trasporto, edilizia, e riscaldamento domestico. Per chi non lo sapesse, il sistema funziona così: si fissa un tetto alla quantità totale di alcuni gas serra che possono essere emessi dagli operatori che rientrano nel sistema. Il tetto si riduce nel tempo di modo che le emissioni totali possano gradualmente diminuire. Nel frattempo chi emette meno ottiene dei crediti che può vendere a chi emette di più e supera la quota consentita.

Nel podcast, Daum fa notare al professor Edenhofer che un tale sistema farà inevitabilmente lievitare il costo del trasporto, con ripercussioni a cascata sui prezzi al consumo dei prodotti trasportati. Il professore risponde che queste tendenze possono essere parzialmente mitigate con dei sistemi di compensazione, ma che in definitiva, se si vuole raggiungere gli obiettivi ambiziosi fissati al 2030 e 2050, bisogna accettare l’idea di un innalzamento dei costi per trasporto, riscaldamento ed edilizia.

Un altro punto critico sollevato da Daum è quello relativo al fenomeno del “carbon leakage”. Se l’Ue fissa dei limiti e delle regole così strette a livello domestico, poi vi è il rischio che intere filiere transport-intensive si delocalizzino verso altre regioni del mondo dove non esistono detti limiti e regole. La risposta di Edenhofer è che ci sono almeno 2 cose da fare per evitare questo fenomeno: 1) imporre una tassa di dogana molto alta che includa e penalizzi il fattore CO2 per questi prodotti extra-UE ad alto contenuto di emissioni; 2) negoziare con Stati Uniti e Cina (G3) per giungere nel più breve tempo possibile ad un accordo comune sul prezzo della CO2

La pubblicazione della prima bozza di regolamento che propone l’introduzione di questo sistema è attesa entro il mese di giugno, e per l’adozione definitiva ci vorrà almeno un anno. Ma l’impatto di queste nuove regole è destinato a segnare in modo irreversibile il destino del mondo del trasporto europeo.

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