Trasporto merci pericolose: dati sconcertanti
di Cinzia Franchini, portavoce di Ruote Libere
Con sconcerto abbiamo appreso che la Motorizzazione xivile di Modena, e immaginiamo a questo punto sia un problema nazionale, non ha mai ricevuto dal ministero dei Trasporti istruzioni su come provvedere alla vigilanza di sua competenza per il rispetto della normativa ADR per il trasporto di merci pericolose su strada. L’onesta ammissione è arrivata il 13 novembre 2020 dall’ingegnere responsabile dell’Ufficio della Motorizzazione civile Parma, sezione di Modena, a una domanda posta da un quotidiano modenese. Il giornale afferma di avere ricevuto addirittura per iscritto la risposta dall’ingegnere. Ruote Libere torna così sul tema dell’assenza di controlli sulle merci pericolose. Una lacuna ammessa recentemente dallo stesso responsabile della Motorizzazione civile modenese, Gioacchino Di Mari.
Una ammissione, quella del dottor Di Mari, che non sorprende nei contenuti. Da anni infatti denunciamo l’assenza di controlli in un settore delicatissimo e ad alto rischio, ma che è devastante poiché arriva da un ente ufficiale, proprio l’Ente che per legge dovrebbe effettuare le verifiche. Come noto infatti, in base al decreto legislativo 40 del 4 febbraio 2000 (poi integrato dal decreto 35 del 2010) alle Motorizzazioni civili spetta, tra le altre cose, la verifica della nomina del consulente per la sicurezza dei trasporti di merce pericolosa ADR da parte delle imprese obbligate e la verifica, solo per fare un esempio, della presenza in azienda della relazione annuale oltre che alla relazione iniziale. In base alla stessa legge sono previste in caso di inosservanza sanzioni pesantissime, fino a 36mila euro.
Ora scopriamo che non solo non sono mai state comminate sanzioni per il mancato rispetto della normativa, ma alle Motorizzazioni il ministero – in 20 anni dalla emanazione della Legge che affida loro tale responsabilità – non ha mai dato istruzioni su come fare le verifiche. L’ingegnere ha affermato testualmente di non avere mai ricevuto dal ministero alla Motorizzazione di Modena di cui è referente istruzioni su come fare la vigilanza. Chiedo, dunque, al ministro come sia stato possibile in 20 anni non provvedere a implementare la norma rendendola efficace. Ne va della sicurezza degli autotrasportatori (ma non solo, ricordo che la normativa ADR si applica a tutte le aziende che caricano, scaricano o movimentano merci pericolose) e di tutti gli utenti della strada; le cronache, anche recenti, testimoniano infatti come gli incidenti che coinvolgono mezzi che trasportano merci pericolose abbiano spesso effetti devastanti.
Oltre al fatto che l’inosservanza della norma crea sul mercato anche effetti di concorrenza sleale tra chi le leggi le attua e le rispetta, con i costi relativi, e chi, invece, no.