Transizione: rischio tanti disoccupati e auto elettriche per pochi

di Carlo Bonomi, presidente di Confindustria

Le transizioni tecnologiche sono ineludibili. Ma se si impongono forzature diventa pericoloso. O si ha una filosofia di accompagnamento o si rischia un disastro sociale. In Italia non abbiamo colossi che investano 86 miliardi per guidare il processo.

Abbiamo, su oltre 2.000 imprese dell’automotive, 450 specializzate nelle componenti del motore endotermico. E solo loro hanno 70mila occupati.

Il bonus a chi compra l’auto elettrica non può essere la risposta. Serve una politica industriale che, mi spiace, non vedo neanche nel PNRR. Servono incentivi a investimenti, ricerca, fusioni tra imprese, alla formazione per l’occupabilità di chi perde il posto.

Sull’automotive la Spagna ha messo 16 miliardi del suo Recovery. Noi depotenziamo Industria 4.0 e togliamo il Patent Box che incentivava l’investimento in tecnologia. Rischiamo di avere molti disoccupati e auto elettriche per pochi.

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