Transizione green: 9 anni per evitare disastri sociali
di Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica
(da un’intervista al “Messaggero”)
Mi rendo conto che le scelte che dobbiamo fare, seguendo i parametri internazionali, sono molto complicate: ma ricordo a tutti che la transizione dev’ essere giusta e che nessuno va lasciato indietro, com’ è stato espressamente detto dalla Commissione europea e dall’ . Francamente è un gioco che mi interessa molto poco. Io devo fare quello che mi ha chiesto il governo Draghi e per il quale ho giurato di servire il mio Paese . Conciliare la sostenibilità con l’imperativo categorico dell’ambiente è la nostra missione: e sappiamo che sarà difficile. Con un pizzico di onestà intellettuale si deve ammettere che il percorso va fatto discutendo di tutti i passaggi.
Quanto ai costi della transizione ecologica sappiamo , è bene che tutti che trasformazioni così grandi mettono in discussione un intero sistema sociale : ecco perché, lo ribadisco, per me è fondamentale che ci sia la protezione delle categorie più deboli, non danneggiate cioè di migliaia di persone che possono perdere il lavoro perché certe transizioni nell’industria si fanno in fretta .
Ci sono 9 anni fino al 2030 per evitare che ciò accada e non posso pensare che ci sia qualcuno che non lo condivida . Peraltro, non lo dico io, ma la Commissione europea: Un pianeta in salute e una transizione giusta . Ci sarà un motivo per cui i governi e gli organismi che finanziano questo progetto lo affermano, oppure vogliamo contestare anche questo?
BUFFONATE, 9 ANNI PER COMIINCIARE A BRUCIARE IL PETROLIO, MA IL CATRAME E GLI OLI PESANTI NELLE CENTRALI ELETTRICHE E COMINCIARE A SMALTIRE MIULIONI DI BATTERIE NELL’AMBIANTE, UNA POLITICA VERAMENTE GREEN