Toyota Aygo e la magica “X”

 di Piero Evangelisti

 Le small car hanno ancora un preciso ruolo nella mobilità quotidiana che contribuiscono a rendere più sostenibile grazie a consumi molto contenuti e a dimensioni che ne riducono l’impatto nella circolazione urbana. Quelle del segmento A, le più piccole in assoluto, in Europa sono ancora molto richieste, in particolare in alcuni Paesi come l’Italia.

Nell’offerta, complessivamente non molto varia, spicca da oltre tredici anni Toyota Aygo prodotta a Kolin, in Republica Ceca, dalla joint venture fra il costruttore nipponico e Psa che, sullo stesso pianale, produce due city-car con i marchi Peugeot e Citroën, una coesistenza che ha reso fin dall’inizio decisivo il design per evidenziare le diverse personalità.

Con il rinnovamento del modello avvenuto nel 2014, il ruolo dello stile, il lato emozionale della vettura che è ancora al primo posto tra le motivazioni all’acquisto, è diventato ancora più rilevante con il debutto dell’inconfondibile frontale a “ics”, l’elemento centrale anche sulla nuova serie di Aygo ormai pronta per il mercato.

 Toyota_Aygo_retro_2018

Tutto il Dna del colosso

“Grazie ai miei 14 anni di esperienza come Chief Engineer per progetti di joint venture, conosco bene l’importanza di riuscire a mantenere la modernità di una vettura durante il suo ciclo di vita – spiega David Terai, il coordinatore dei tre progetti. Così, al momento di iniziare il concept study nel 2015, la prima cosa che ho fatto è stata spiegare al nuovo team, composto dalle divisioni Stylyng e R&D della Toyota Motor Europe, la mia idea per un frontale tridimensionale a forma di ‘X’ che creasse un senso di maggiore vivacità rispettando l’apprezzamento dei clienti per il design e per l’efficienza del modello uscente”.

La nuova Aygo è stata quindi sviluppata basandosi tre concetti: una reinterpretazione degli esterni, maggiore silenziosità ma allo stesso tempo maggiore divertimento a bordo, a fronte di costi di gestione ridotti per rendere la vettura ancora più appetibile. Queste regole sono state rigorosamente seguite anche per gli interni dove aumenta la percezione di qualità.

A rendere la guida ancora più divertente, provvede il tre cilindri 1.0 da 72 cv, brillante e parco nei consumi (l’Aygo rispetta già i limiti Euro 6.2), abbinato alla nuova trasmissione automatica “x-shift”. Facile da personalizzare la nuova Aygo è dotata del Toyota Safety Sense che raggruppa le più importanti tecnologie di sicurezza attiva.

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