Torino Automotive Heritage: alla scoperta delle fabbriche storiche

Nasce Torino Automotive Heritage Network (TAHN), la prima rete fisica e digitale che fa riscoprire siti delle fabbriche storiche che hanno caratterizzato Torino e il suo territorio come capitale dell’automobile per più di 120 anni. Il progetto è promosso dalla Città di Torino insieme a Politecnico di Torino, Museo Nazionale dell’Automobile, Turismo Torino e Provincia e ISMEL (Istituto per la memoria e la cultura del lavoro, dell’impresa e dei diritti Sociali). Attraverso una serie di percorsi fisici e digitali si potranno scoprire le architetture e gli spazi delle fabbriche. Nei prossimi mesi sarà, inoltre, disponibile una app con cui gli utenti potranno scoprire luoghi e percorsi direttamente dal proprio smartphone.

Dalla tradizione dei carrozzieri allo sviluppo dell’artigianato dell’auto nell’ultimo decennio dell’Ottocento, dall’emergere del nuovo settore di costruttori, carrozzieri e motoristi a inizio Novecento al Fordismo e ai grandi stabilimenti, dall’epoca delle carrozzerie fuoriserie negli anni Quaranta ai mutamenti del mercato e alle innovazioni tecnologiche, dalla componentistica ai Centri Stile: l’automobile ha giocato a Torino un ruolo fondamentale, passando dalla produzione al car design, arrivando alla fase attuale di ricerca nell’automotive, nell’ICT e nel mobility design. Attualmente, delle principali sedi delle imprese automobilistiche presenti a Torino fino alla metà degli anni Trenta, circa il 46% risulta perduto, il 23% trasformato o parzialmente demolito, il 19% parzialmente conservato mentre il 12% è ancora integralmente conservato.

Tra i siti di produzione identificati finora, e in parte ancora esistenti, Junior, Lux, Diatto, Star, SPA, Itala, Lancia, Chiribiri, Nazzaro, Farina presenti nei quartieri di San Salvario a Sud e di San Paolo a Ovest della città. In quest’ultimo sorge una delle prime sedi Lancia, risalente al 1918, descritta come una delle ultime fabbriche verticali di quattro piani fuori terra, con una linea di montaggio continua di quasi 400 metri. Tutte da riscoprire sono, invece, le sedi di SCAT – Società Ceirano Auto Torino della Rothschild & Fils, poi FIAT Carrozzerie, e della Ansaldi-Ceirano, poi SPA. I parchi urbani post industriali, comeDora, Peccei e Mennea, conservano ancora oggi tracce delle fonderie, della FIAT e della Itala.

L’iniziativa ha un triplice scopo: identificare il capoluogo piemontese come destinazione turistica primaria legata alla storia dell’automobile, attraverso il censimento e la valorizzazione dei luoghi in cui il settore si è sviluppato a partire da fine Ottocento; ridefinire Torino come luogo di attrazione per nuovi investimenti, imprese innovative del settore e per giovani e professionisti che intendono specializzarsi nelle discipline a esso collegato; trasformare la città in sede di raccolta fisica e digitale degli archivi storici e tecnici del settore.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *