Ferrari: l’eleganza di Portofino M
di Piero Evangelisti
Ferrari Portofino M p evoluzione della nota spider-coupe’ GT 2+ del Cavallino Rampante, ma anche prima Ferrari a essere presentata dopo la chiusura aziendale dovuta al Covid-19. Da Maranello spiegano che pertanto la vettura – che porta nel nome la “M” di modificata, che, nel gergo Ferrari, indica i progetti sottoposti a un miglioramento – “è quindi anche il simbolo dell’inizio di un viaggio di riscoperta; da qui riparte idealmente la corsa all’innovazione del Cavallino Rampante”.
Peraltro le novità tecniche non mancano di certo a questa nuova evoluzione della Portofino, a iniziare dal rinnovato gruppo motopropulsore, passando poi al nuovissimo cambio a otto rapporti e al Manettino a cinque posizioni con modalità Race – prima assoluta per le spider GT della Casa di Maranello. Il risultato è una vettura che – secondo il costruttore – “è in grado di garantire una combinazione inedita di prestazioni da vera GT, emozioni di guida, agilità e grande versatilità di utilizzo nella guida di tutti i giorni“, mentre il “pedigree” è testimoniato da una velocità massima che supera i 320 km/h, mentre lo scatto da 0 a 100 viene bruciato in 3,45 secondi.
Powertrain da Oscar
A livello di Powertrain, il motore da 3.855 cm3 della Ferrari Portofino M, appartenente alla famiglia di turbo 8 cilindri a V vincitrice del premio ”International Engine of the Year” per quattro anni consecutivi, è stato ottimizzato al fine di erogare 620 cv a 7.500 giri/min., venti cavalli in più rispetto alla Portofino. Il cambio a otto rapporti, completamente riprogettato rispetto alla precedente trasmissione a sette marce e per la prima volta installato in una vettura a tetto aperto del Cavallino Rampante, si basa su un’architettura a doppia frizione in bagno d’olio i cui ingombri sono stati ridotti del 20%, mentre la coppia trasmessa è aumentata del 35%. Sul fronte stilistico, l’evoluzione tecnologica è evidenziata visivamente anche dal rinnovato design dell’anteriore e in particolare dei paraurti.