Think Tank della Logistica: ora serve una visione strategica
Il Think Tank della Logistica (TTL), coordinato da Freight Leaders Council, ha studiato in questi mesi le ricadute della pandemia sulla logistica e sul trasporto delle merci. Si tratta di un settore che ha dimostrato di rivestire un ruolo cruciale e strategico per l’economia del Paese. Ma non solo.
Recovery Fund
Il Recovery Fund appare come una grande occasione per dare alla logistica italiana strumenti più innovativi. Ma anche un sostegno appropriato allo sviluppo delle potenzialità imprenditoriali per un settore legato alla competitività della produzione e dell’export del made in Italy. Nei progetti presentati dal Governo, secondo i partecipanti al TTL, spiccherebbero molti interventi infrastrutturali. Alcuni anche in stand by da anni. Mancherebbe un quadro d’insieme però che metta a sistema le proposte e fornisca anche un livello di priorità.
Think Tank della Logistica, risultati
Gli esperti chiedono strategie definite per aumentare la capacità del sistema della logistica italiana, per stabilizzare la liberalizzazione del mercato, per ampliare le opportunità di business degli operatori, per aumentare il tasso di digitalizzazione e sostenibilità ambientale del settore, due aspetti che peraltro rientrano tra i criteri individuati dall’Europa per il finanziamento dei progetti nell’ambito di Next Generation Eu. Tra le azioni strategiche appare anche la detassazione sugli investimenti, la riduzione del costo del lavoro e un piano mirato ad elevare la formazione nel settore. Sconta una grave carenza di personale qualificato.
Proposte
Tra le proposte operative emerse dal confronto, la piena efficienza della Piattaforma Logistica Nazionale Digitale, l’avvio sul territorio italiano della sperimentazione del platooning, dei veicoli a guida autonoma e delle smart road, l’aumento della capacità dei porti, investimenti sul cargo ferroviario che consentano di incrementarne i flussi, una dotazione terminalistica adeguata, strumenti premiali per lo shift modale, sburocratizzazione e digitalizzazione dei servizi amministrativi, incentivi per gli investimenti sostenibili, interventi infrastrutturali più veloci con il modello Genova, la creazione di un archivio nazionale delle strade per colmare un gap informativo, ma anche per programmare una manutenzione più attenta della rete stradale esistente. Non ultimo, un’accelerazione sull’obbligo di condivisione dei dati sulla mobilità. Una vera e propria base per lo sviluppo dell’informazione e la digitalizzazione dei flussi logistici.