Tavolo sulla Sicurezza Stradale / Le infrastrutture evolvono
Si è tenuto a Roma il secondo appuntamento del 2019 con il Tavolo della Sicurezza Stradale, con oggetto le Infrastrutture: il 6 giugno a Roma nella sede di Aci, si sono riuniti come relatori il coordinatore dell’Area tecnica di Aci, Enrico Pagliari, che ha fatto gli onori di casa con l’ing. Lucio Quaglia (fondatore di Ait), la presidente di Milano Serravalle, Maura Carta, il direttore operation di Anas, Roberto Mastrangelo, alla presenza di molti tra gli storici promotori del tavolo di lavoro: Toni Purcaro, presidente di Dekra Italia e Head of Region CEEME Dekra Group, il prefetto Roberto Sgalla, già direttore centrale per la Polizia stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti speciali della Polizia di Stato, Giuseppe Guzzardi, direttore di “Vie & Trasporti”, il giornalista Pierluigi Bonora, fondatore di #Forum Automotive, Emmanuele Laurenzi, della Fondazione Ania, Paolo Gandolfi già segretario della commissione Trasporti della Camera, e di Fabio Dadati che come di consueto ha moderato l’incontro.
In questa occasione tema del dibattito al tavolo di lavoro sono state le Infrastrutture, analizzate negli aspetti della mobilità urbana, extraurbana e autostradale. L’intervento dell’Ing.Pagliari ha avuto per oggetto I PUMS (piani urbani per la mobilità sostenibile) e le Isole Ambientali. Un intervento integrato dalla documentazione proposta dall’ing.Lucio Quaglia, presidente onorario dell’Associazione.Italiana per l’ingegneria del traffico e dei trasporti (già presentata al ministero). Si rileva il grave problema relativo all’incremento degli incidenti per pedoni e ciclisti: dal 2000 al 2017 +35% di incidenti per ciclisti, +5% pedoni. Si dibatte inoltre dei nuovi mezzi di locomozione elettrica per persone in aree urbane, piuttosto pericolosi e a oggi non normati, riportando anche le esperienze di altri stati europei per esempio la Germania, dove ci sono state le prime immatricolazioni con targhe e l’obbligo dei caschi
Si è in attesa di un nuovo decreto che demanderà ai Comuni normare questo multiforme insieme di nuovi veicoli; senza trascurare il problema della convivenza tra micro mobilità elettrica e pedoni. I PUMS, che sono strutturati sostanzialmente secondo la Classifica Funzionale delle Strade e le Isole ambientali , implicano un approccio completamente diverso alla mobilità urbana con un ripensamento sull’uso dell’automobile, da “porta a porta” a isola pedonale a isola pedonale.
L’ing. Roberto Mastrangelo illustra la sua relazione sulle aree extraurbane e la Smart Road, ovvero la strada intelligente che cambia e migliora la manutenzione della strada stessa, in particolare nel periodo invernale, con un costante monitoraggio sulle condizioni dell’infrastruttura – che segnala eventuali cedimenti, danni, variazioni. Sul tema Smart Road vanno comunque considerati i due aspetti, ovvero la gestione e manutenzione della strada e il rapporto con gli utenti. Si evidenzia inoltre che la sensoristica è utile anche per le aree in cui è inserita la strada per prevenire smottamenti e frane. Si pone anche il problema della grande mole di dati che un sistema di smart roads implicherebbe, evidenziandone il valore e l’auspicio che i dati acquisiti possano rimanere in mano pubblica, con ricadute positive anche sul piano economico.
L’intervento dell’avv. Maura Carta propone poi una overview del sistema autostradale italiano, sottolineando come ad un aumento del traffico veicolare del 69% sia corrisposto di fattoun incremento della rete del solo 11%. Nonostante gli eventi drammatici del 2018, il numero di incidenti dal 2001 si è quasi dimezzato. Gli obiettivi sono il potenziamento dei livelli di sicurezza del traffico veicolare con l’utilizzo delle nuove tecnologie e l’incremento dei controlli sullo stato della rete e sulle opere d’arte con l’utilizzo di moderni sistemi di monitoraggio. L’introduzione del sistema 5G cambierà in maniera significativa l’utilizzo delle infrastrutture stradali e autostradali (la sensoristica, l’entrata definitiva dell’Internet of Things, con una totale interconnessione tra oggetti, rete e utenti) che richiede investimenti e adeguamenti in tempi brevi.
L’incontro ha portato al compimento dei lavori del secondo ciclo del Tavolo; i risultati di questa seconda fase saranno quindi sintetizzati e presentati alla stampa, alle istituzioni e agli addetti ai lavori e quindi a disposizione di tutti gli interlocutori pubblici e privati che svolgono un ruolo in tema di sicurezza. Il prossimo ciclo, che segue i precedenti basati su comportamento e infrastrutture, vedrà l’apertura di un nuovo capitolo dedicato alla tecnologia a supporto della sicurezza stradale.