di Paolo Scudieri, presidente di Anfia
Anche a ottobre il mercato auto chiude con un pesante calo a doppia cifra (-35,7%), che fa seguito alle forti flessioni già registrate nei tre mesi precedenti. Sull’andamento negativo del decimo mese dell’anno, che ha potuto contare su un giorno lavorativo in meno (21 giorni contro 22) rispetto ad ottobre 2020, continua a pesare la crisi delle materie prime, in particolare dei semiconduttori, che sta generando ritardi di molti mesi nei tempi di produzione e consegna dei veicoli.
Inoltre, il rifinanziamento di 100 milioni di euro del Fondo automotive per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, previsto dal DL Fiscale dello scorso 21 ottobre, è divenuto operativo soltanto a partire dal 27 ottobre, incidendo quindi molto marginalmente sull’andamento delle immatricolazioni del mese. Questo a ulteriore conferma del fatto che i continui stop and go degli incentivi non sono benefici per il mercato – oltretutto il fondo ecobonus per le auto della fascia 0-60 g/km di CO2 è ad oggi già prossimo all’esaurimento – ferma restando l’indiscutibile utilità del rifinanziamento.
In questo scenario, è fondamentale che nella Legge di Bilancio 2022, anche in considerazione degli impegni che l’Italia sottoscriverà a conclusione della COP26 di Glasgow, sia prevista una misura di respiro almeno triennale per sostenere il mercato delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri a basse emissioni, nel quadro di un piano di accompagnamento della transizione energetica e produttiva del nostro settore.
Come Anfia, stiamo lavorando per presentare le nostre proposte andando incontro alle prospettive già annunciate dal governo in occasione dell’ultimo incontro del gruppo di lavoro “Mercato” del Tavolo Automotive del ministero dello Sviluppo economico parlando di un provvedimento strutturale triennale.