Tavolo automotive: Governo alla prova del nove

di Adolfo De Stefani Cosentino*

Al di là della giornata lavorativa in meno rispetto a gennaio 2019, apriamo il nuovo anno con un risultato negativo che, a nostro avviso, esprime sicuramente una fase di mercato poco brillante ma anche come conseguenza delle forti anticipazioni di novembre e dicembre scorsi, indotte dall’entrata in vigore dei nuovi target di CO2 proprio da gennaio 2020, che hanno determinato un calo consistente delle immatricolazioni sul canale privati. La gestione di questa fase è estremamente impegnativa anche per le concessionarie, chiamate a operare secondo politiche commerciali delle Case automobilistiche che tengono conto dei nuovi impegni ambientali che la regolamentazione europea ha posto a loro carico, ma nei confronti di un mercato che potrebbe non essere sempre ricettivo.

Tornano i gruppi di lavoro istituiti nell’ambito del Tavolo automotive, convocato dal ministro Stefano Patuanelli, sul tema del sostegno della domanda di mezzi di trasporto orientati sui nuovi standard tecnologici energetici e di mobilità sostenibile. In quella sede potremo verificare se esiste la volontà politica di accompagnare la transizione alla nuova mobilità con un approccio che tenga conto del fatto che un parco con una anzianità media di 11 anni e 6 mesi costituisce un peso enorme dal punto di vista ambientale e della sicurezza della circolazione, ma anche la leva da utilizzare per la sostituzione con veicoli più virtuosi. 

Il nostro settore conta sul dialogo con il Governo perché i cambiamenti in atto non possono essere affidati alla spontaneità del mercato o, peggio, condizionati negativamente dagli  interventi delle autorità locali, con provvedimenti anche marginali in termini di miglioramento della qualità dell’aria, ma molto dannosi per gli automobilisti, come accaduto  a Roma  poche settimane fa con l’insensato blocco dei diesel Euro 6, lasciando tranquillamente circolare autobus ed altri veicoli ben più inquinanti.

 

*Presidente di Federauto

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