Suzuki Jimny è un pezzo di storia dell’automobile
di Piero Evangelisti
Suzuki ha svelato la nuova generazione di Jimny, un modello che merita un’introduzione storica per ciò che ha rappresentato fino a oggi nel mondo dell’automobile. Jimny si può infatti considerare il vero capostipite di tutti i fuoristrada ultracompatti. Sin dal lancio del primo modello, all’inizio degli anni ’70, si è distinto come unico nel panorama automobilistico mondiale grazie a compattezza, agilità e a una straordinaria trazione integrale che gli hanno permesso di rispondere in modo puntuale alle esigenze di mobilità di privati, enti, pubbliche amministrazioni e forze dell’ordine, dimostrandosi imbattibile negli spazi stretti e sui terreni a bassa aderenza.
La seconda generazione, introdotta nel 1981, è stata l’antesignana dei fuoristrada urbani visto che per la prima volta un piccolo fuoristrada si è poi affermato come un fenomeno di tendenza a livello internazionale, sia per il pubblico maschile sia per quello femminile. È datata 1998 la terza generazione con la quale Jimny ha saputo ancora evolversi raffinando comfort, praticità e maneggevolezza nell’impiego su asfalto, senza per questo sacrificare le performance nell’off-road.
Oggi, a vent’anni di distanza, è questo modello a passare il testimone alla quarta generazione di Jimny, pronta ad alzare l’asticella delle prestazioni così come del comfort, della sicurezza e della versatilità.
A cavallo tra passato e futuro
Suzuki Jimny adotta una linea inconfondibile, con evidenti richiami alla tradizione e forme nate per renderlo imbattibile nel suo ambiente naturale: l’off-road. Il cofano alto e le forme squadrate delle lamiere sono stilemi che rendono il “Suzukino” immediatamente riconoscibile come erede della gloriosa stirpe di Hamamatsu e fondamentali per ottimizzare gli ingombri nei passaggi in fuoristrada più impegnativi.
I fari tondi, oggi a led, con indicatore di direzione separato, sono un tributo al capostipite Lj 10 del 1970. Nel segno della continuità, torna anche l’iconica mascherina a cinque feritoie che dà al frontale un caratteristico family feeling e rende omaggio alla seconda generazione degli Sj degli anni ‘80.