Suzuki Ignis Hybrid: nuovo appeal, consumi ridotti
di Piero Evangelisti
Arriverà in aprile la nuova Suzuki Ignis Hybrid rivista nel design e fornita dell’ultima generazione della tecnologia Suzuki Hybrid. La piccola di Hamamatsu si presenta ora con uno stile dai tratti decisi, che esalta la sua personalità e sottolinea lo spirito di Suv ultra compatto. Nel frontale spicca una nuova mascherina con feritoie verticali che definisce un chiaro family feeling con altri modelli della gamma.
La forma degli elementi cromati riprende anche la firma luminosa dei Led delle luci diurne e dà alla vettura un’aria raffinata. Nella parte bassa del frontale debutta un skid plate che segna un forte legame con il mondo dell’off-road. Ai suoi lati, i fari fendinebbia sono collocati in posizione più rialzata rispetto al passato e sono leggermente incassati, in modo da evidenziare la grinta della linea ed essere meglio protetti in caso di piccoli urti.
L’impostazione da Suv è poi enfatizzata da un aumento dell’altezza complessiva di 1 cm, ottenuto grazie a un incremento dell’escursione delle sospensioni. Con un’attenta messa a punto, il nuovo assetto assicura un maggior comfort sulle superfici sconnesse e un comportamento sempre omogeneo e sicuro su qualsiasi terreno.
Il cuore “doppio”
Nuova Ignis Hybrid adotta un nuovo motore siglato K12D, un quattro cilindri a benzina che assicura una maggior prontezza a ogni sollecitazione dell’acceleratore. La sua potenza massima è 83 cv, mentre il picco di coppia è di 107 Nm ed è ottenuto a un regime di soli 2.800 giri. Questo valore testimonia la sorprendente elasticità di questa unità.
La sua erogazione è resa ancor più piena e brillante dal supporto fornito dal sistema Suzuki Hybrid che sfrutta come componente principale l’Integrated Starter Generator, che fa da alternatore, motorino di avviamento e motore elettrico ed è pronto a fornire coppia aggiuntiva quando il pilota richiede uno spunto brillante ai bassi regimi.
L’Isg è alimentato da un nuovo pacco batterie, senza variazioni di rilievo nelle dimensioni ma con un amperaggio che passa da 3 a 10 Ah. Il conseguente aumento di capacità (data dall’amperaggio in Ah moltiplicato per il voltaggio in V) permette al sistema ibrido di intervenire in maniera più efficace a sostegno del motore termico, riducendo i consumi e le emissioni e dando più brio, in città come fuori dall’asfalto.