Suzuki: ecco l’ibrida con l’abito sportivo 

Variante pepata della compatta Swift Hybrid, la Swift Sport Hybrid fa parte della gamma 100 per cento hybrid della Casa giapponese. Al propulsore termico BoosterJet 1.4 da 129 cavalli si affianca un motore elettrico da 10 kW che fa la differenza in termini di coppia e consumi. E con un kit dedicato si può correre anche nei rally.

La tecnologia ibrida si propone come la soluzione economicamente e tecnicamente più sostenibile verso l’elettrificazione del parco circolante e Suzuki si è concentrata su questo percorso a partire dal 2016. Una scelta lungimirante, che ha portato la Casa giapponese a proporre una gamma al 100 per cento ibrida, non concentrata su una sola tipologia di tecnologia ibrida, i cui modelli rientrano nei più recenti programmi di incentivi statali.

Un piccolo motore elettrico fa la differenza

Entrata in listino nell’estate di un anno fa, la Swift Sport Hybrid si è subito presentata con un primato: è infatti la prima “hot hatch” ibrida della storia. Per questa particolare versione della nota compatta, i giapponesi hanno scelto la tecnologia mild-hybrid, ottenuta accoppiando al motore turbobenzina 1.4 BoosterJet da 129 cavalli un motore elettrico ISG (Integrated Starter Generator) da 10 kW, equivalenti a 13,6 cv. Un gruppo elettrico con dimensioni e pesi estremamente contenuti, che hanno consentito una perfetta integrazione con le caratteristiche dell’auto.

 

Più coppia e meno consumi

I benefici di questa accoppiata sono concentrati nell’erogazione pronta già dai bassi regimi di rotazione e si traducono in una maggiore brillantezza negli spunti, nel piacere alla guida e nell’efficienza complessiva. La Swift Sport Hybrid dispone infatti di una coppia di 235 Nm disponibile a 2.000 giri, oltre a una riduzione del 16 per cento del consumo e del 15 per cento delle emissioni nel ciclo misto rispetto al precedente motore 1.4 BoosterJet.

 

Compatta dal cuore sportivo

Suzuki vuole dimostrare che una brillante auto dal Dna sportivo può convivere con un’elevata efficienza, di conseguenza con basse emissioni, grazie a un sistema semplice che assicura rapporti peso/potenza e peso/coppia ai vertici della categoria. Il peso contenuto in 1.020 kg è il presupposto per una manovrabilità eccezionale e per un piacere di guida che appaga anche piloti più esigenti. Sulle strade di tutti i giorni, come nelle competizioni. Suzuki ha infatti scelto di creare un kit specifico che trasforma, con pochi elementi, la Swift Sport Hybrid di serie in un’auto da gara.

Auto-scuola da rally per i giovani

Per il terzo anno consecutivo, infatti, Swift è l’auto ufficiale del progetto Rally Italia Talent, il format che nasce da un’idea di Renzo Magnani, organizzato in collaborazione con Aci Sport, che ha l’obiettivo di selezionare giovani piloti di ogni età, talenti del panorama motorsport del futuro, in un ambito sicuro e controllato, in cui vivere la passione per i motori assieme ai professionisti del rally. Potente, agile e leggera, la compatta Suzuki rappresenta il mezzo d’ingresso ideale per educare alla guida di vetture elettrificate ragazzi e ragazze dai 14 anni in su, grazie all’esperienza dei campioni di rally. La scelta di dare vita a un’ibrida da rally anticipa il nuovo regolamento mondiale del WRC, che dal 2022 vedrà schierate nella classe Rally 1 inedite vetture ibride progettate espressamente per le gare.

 

La guida autonoma è di livello 2

Alle doti dinamiche, favorite da leggerezza, coppia sostanziosa, carreggiate larghe e dalla sofisticata geometria delle sospensioni, si aggiungono i dispositivi di guida autonoma di livello 2 della dotazione di serie della Swift Sport Hybrid, che in Suzuki si chiamano “guardaspalle”, per il controllo degli angoli ciechi, “vaipure”, per avvisare dell’eventuale sopraggiungere di altri mezzi mentre si manovra in retromarcia, e “occhioallimite”, per riconoscere i cartelli stradali e replicarli nella strumentazione. La dotazione è completata dal sistema di frenata autonoma d’emergenza con riconoscimento dei pedoni “attentofrena”, dal dispositivo “guidadritto”, che evita i superamenti involontari della linea di mezzeria e le uscite di strada, e il sistema “restasveglio”, che attiva un segnale visivo e uno sonoro per riportare l’attenzione del conducente sulla guida in caso di distrazione o sonnolenza. In ultimo, ma non per importanza, il Cruise Control Adattativo (ACC), unico supporto che mantiene il nome originale.

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