Suzuki: dall’elettrificazione forte scossa alle vendite

La strategia di avere una gamma 100 per cento ibrida, ha dato una forte spinta alle immatricolazioni. Con un listino che beneficia in toto di incentivi e assicura emissioni medie di CO2 inferiori a quelle del mercato, la Casa giapponese si afferma come il marchio con la maggiore crescita rispetto al 2020

di Valerio Boni

L’offensiva iniziata nel 2016 con l’elettrificazione dei primi modelli sta regalando oggi grandi soddisfazioni a Suzuki. La politica di adottare la tecnologia Suzuki Hybrid in modo massiccio e in anticipo su quelle che sono oggi le tendenze del mercato dell’auto si è dimostrata vincente. Si è trattato di una piccola, ma sostanziale rivoluzione che si è dimostrata lungimirante, con effetti positivi sulle vendite, ma anche sull’ambiente.

Incentivi garantiti

Oggi la gamma della Casa giapponese è 100 per cento ibrida, 100 per cento con trasmissione automatica e quasi totalmente disponibile con trazione integrale, visto che la sola Swace non prevede questa soluzione. Grazie a tale scelta, oggi il listino Suzuki beneficia degli incentivi statali riservati alle vetture Euro 6 di ultima generazione, con vantaggi che per i clienti possono arrivare a 10.000 euro in caso di rottamazione di una vecchia auto inquinante.

 

Grande attenzione al tema clima

I severi standard di rilevamento WLTP confermano l’efficacia dei motori Suzuki nel contenimento delle emissioni di CO2, una riduzione che nei mesi di gennaio e febbraio è stata superiore rispetto alla media del mercato italiano. Le emissioni medie delle auto di nuova immatricolazione del costruttore giapponese sono risultate di 118,5 g/km, mentre il valore medio dei veicoli venduti sul nostro territorio si è fermato a 128,6 g/km. I dati, certificati da Unrae, sono ancora più favorevoli a Suzuki nel mese di febbraio, con un valore sceso ulteriormente a 116,8 g/km, contro i 125,8 del mercato.

I risultati migliori di sempre

La richiesta sempre crescente di veicoli elettrificati ha consentito alla filiale italiana di Suzuki di chiudere il mese di febbraio con il secondo miglior risultato di sempre. Le vetture vendute e immatricolate in 28 giorni sono state 4.955, con un’impennata del 54,36 per cento rispetto allo stesso mese del 2020. A guidare l’avanzata sono i modelli Swift e Ignis, che si posizionano saldamente all’interno della top ten, rispettivamente con il sesto e settimo posto.Ignis sta ottenendo anche ottimi risultati all’interno del combattutissimo segmento A delle city-car, lo confermano il quarto posto conquistato dall’inizio del 2021, e ancora più significativamente dal terzo ottenuto a febbraio.

 

Un record dopo l’altro

Risultati più che positivi arrivano anche da Vitara, l’erede dell’auto che nel 1988 ha contribuito in misura importante alla nascita del segmento dei Suv compatti. A febbraio si è affermata come la sesta Sport utility più venduta in Italia, con 462 immatricolazioni. Tutti questi successi hanno consentito a Suzuki Italia, guidata dal presidente Massimo Nalli, di conquistare risultati molto importanti, come il raggiungimento di una quota di mercato del 3,47 per cento su base mensile (nel 2020 si era fermata all’1,9 per cento), un dato che rappresenta un record assoluto (se non consideriamo l’anomalo mese di marzo 2020) e posiziona per la prima volta la Casa all’undicesimo posto. A tutto questo si somma il titolo, virtuale ma gratificante, di costruttore al primo posto per crescita in Italia rispetto al 2020, al comando dei 27 marchi più importanti commercializzati sul nostro territorio.

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