Marco Alverà, ad di Snam, è tra i firmatari
Strategie per l’ambiente, l’Italia firma la “Hydrogen initiative”
All’incontro informale dei ministri dell’Energia tenutosi a Linz in Austria, è stata siglata l’Hydrogen Initiative, un documento di indirizzo politico di sostegno allo sviluppo dell’idrogeno sostenibile.
Accogliendo le opportunità offerte dalla tecnologia dell’idrogeno nella decarbonizzazione dell’economia e per garantire una fornitura di energia sicura, competitiva, disponibile e sostenibile per l’Unione Europea, il documento si propone di concentrare l’attenzione e il sostegno dell’Ue alla tecnologia dell’idrogeno sostenibile.
Questi gli obiettivi
1 – Favorire il collegamento promettente tra elettricità, industria e settori della mobilità, aprendo nuove finestre di opportunità in termini di flessibilità energetica, disponibilità, sicurezza, nonché maggiore efficienza e convenienza economica nella transizione energetica, contribuendo alla decarbonizzazione dell’economia.
2 – Sviluppare la capacità di stoccaggio a breve e lungo termine delle energie rinnovabili attraverso l’idrogeno, contribuendo quindi alla sicurezza energetica.
3 – Integrare l’idrogeno sostenibile nelle reti gas per contribuire in modo sostanziale a “ecologizzare” l’infrastruttura del gas, decarbonizzare i settori del riscaldamento e del raffrescamento, nonché a ridurre le importazioni di gas naturale, migliorando l’uso efficiente dell’energia rinnovabile.
4 – Esplorare la conversione più efficace dell’idrogeno sostenibile in metano sintetico e altri combustibili rinnovabili.
5 – Applicare tale tecnologie nelle industrie convenzionali, sostituendo eventualmente i processi ad alta intensità di carbonio.
6 – Supportare l’applicazione dell’idrogeno nei trasporti e nella mobilità.
7 – Creare l’infrastruttura di rifornimento necessaria per aumentare la domanda di idrogeno.
Parla il sottosegretario Crippa
Dobbiamo massimizzare il grande potenziale dell’idrogeno sostenibile – ha affermato il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa – sia nello stoccaggio che nel trasporto di grandi quantità di energia come anche, nella mobilità e nelle industrie più energivore e difficili da decarbonizzare. Per fare questo – ha aggiunto Crippa – c’era bisogno di uno sforzo politico comune per avviare iniziative strutturali nella ricerca e nell’innovazione, nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e nell’accettazione della tecnologia dell’idrogeno. Il documento che abbiamo appena siglato nasce da questa esigenza. Sono fiducioso che l’idrogeno possa fornire un contributo fondamentale alla transizione e che l’Italia possa fare la sua parte con i propri centri di ricerca e le aziende già attivi da tempo in questo ambito”.