Stop Ue ai motori endotermici: scelta lungimirante

di Veronica Aneris, direttrice per l’Italia di Transport & Environment (T&E)

L’annuncio fatto dalla Germania di sostenere il fine vendita di veicoli a motore endotermico dal 2035 è un importante elemento di chiarezza su quale direzione dovrà intraprendere l’automotive europeo. Per la Germania, il percorso per raggiungere l’obiettivo di Bruxelles di avere solo auto e furgoni a emissioni zero dal 2035, è l’elettrificazione. Distrazioni verso altre tecnologie meno efficienti e mature come i carburanti sintetici, non fanno altro che deviarci dal traguardo, facendoci perdere tempo prezioso.

Il Governo italiano deve ora seguire la strada delineata dalla Germania, dando seguito al sostegno alla proposta della Commissione già annunciato a dicembre scorso dal Cite (Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica). L’epoca del motore endotermico va chiusa senza riserve, rimboccandosi invece le maniche per accelerare la transizione verso l’elettrificazione del parco veicoli.

Una visione chiara in questo senso, infatti. non può che giovare al sistema Paese. L’industria ha bisogno di certezze di investimenti per la riconversione, i cittadini di affrancarsi quanto prima dalla dipendenza dai combustibili fossili e dalla relativa volatilità dei prezzi che come stiamo osservando in questo momento ha conseguenze catastrofiche sulla nostra economia, oltre che ovviamente su clima e ambiente.

In Italia, secondo i dati Ispra, il settore trasporti è tra quelli che contribuiscono maggiormente alle emissioni di gas a effetto serra. Nel 2019, il trasporto stradale è stato infatti responsabile del  23,4% delle emissioni nazionali totali di CO2 equivalente, in aumento del 3,9% rispetto ai valori del 1990. Più specificamente, le autovetture rappresentano il 68,7% di queste emissioni.

Oltre ad avere chiarezza sul percorso tecnologico da seguire è però anche necessario aumentare l’ambizione dei target 2025 e 2030, e introdurne uno intermedio al 2027, per assicurare che gli Stati Membri impostino fin da subito – e non  solamente a ridosso del 2030 – una solida traiettoria  per il raggiungimento dell’obiettivo

 

3 Comments

  1. Florio says:

    MA QUALE SCELTA LUNGIMIRANTE … E’ UNA IDIOZIA COLOSSALE !!!!!!! I M OTORI ELETTRICI SONO UNA BUFALA PAZZESCA .. SIA PER L’ AUTONOMIA CHE PER LO SMALTIMENTO DELLE BATTERIE …. I MOTORI TERMICI DEVONO CONTINUARE A LUNGO … BASTA SCOPRIRE ED AFFIANCARE I CARBURANTI MENO INQUINANTI , BENZINE E DIESEL ECOCOMPATIBILI E GAS METANO E GPL … ALTRIMENTI CI SARANNO PURE MILIONI DI LICENZIAMENTI IN TUTTO IL MONDO SIA DIRETTO ( COSTRUZIONE AUTO ) CHE INDIRETTO ….. ( TUTTI GLI ACCESSOR AUTO ) I!!!!!!

  2. Florio says:

    DAVVERO ???? TANTO LUNGIMIRANTE DA NON ESSERSI ACCORTA DI QUANTI MILIONI DI POSTI DI LAVORO ANDRANNO PERSI …. CON DISASTRI PER LE LORO FAMIGLIE !!!!! SOLO IN ITALIA SI PERDERENNO 100.000
    (CENTOMILA) POSTI DI LAVORO …. E ALMENO IL DOPPIO NELL’ INDOTTO !!!!! BELLA CAZZATA AVETE FATTO !!!!!!!!

  3. Florio says:

    E DOPO QUESTA CAZZATA DELLE AUTO ELETTRICHE …. SONO ARRIVATE LE RISTRUTTURAZIONI OBBLIGATORIE PER LE CASE GREEN … E DAL 2029 LA SOSTITUZIONE DELLE UNICHE CALDAIE NON INQUINANTI : QUELLE A GAS A CONDENSAZIONE ( QUELLI COME ME LE HA APPENA SOSTITUITE SPENDENDO BEN 5000 €URO COSA FANNO ??? )
    COSA ASPETTIAMO AD USCIRE DA QUESTA MALEDETTA UNIONE EUROPEA CHE CI PENALIZZA SISTEMATICAMENTE ?

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