Stellantis: Tavares e il plus delle “auto sorelle”

L’Europa l’auto fa come i gamberi e, a causa della pandemia, torna ai numeri del 1994. Lo stesso giorno in cui sono stati diffusi i dati del mercato, l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, esce allo scoperto e parla di futuro e rassicura che non saranno toccati marchi e livelli occupazionali, «perché Stellantis è uno scudo protettivo, a tutela dei posti di lavoro e a garanzia di una mobilità sostenibile, sicura e accessibile». Ma una delle sfide immediate che attende il top manager portoghese riguarda proprio le incognite di un mercato, almeno quello europeo, che nel 2020 ha perso il 24,3% sul 2019, arretrando a poco più di 11,9 milioni di immatricolazioni, un livello – come ricorda Gian Primo Quagliano (Centro studi Promotor) – quasi identito a quello di 26 anni fa.

A distanza di tanto tempo, a unire l’era dell’elettrificazione, ormai un mantra, e delle vetture a guida autonoma, sono rimasti i crudi numeri di un mercato in forte difficoltà e che pure attende il suo vaccino anti-Covid. In Europa, la ex Fca (-26%) ha comunque fatto meglio della ex Psa (-30,3%) e, insieme, totalizzano una quota mercato del 20,3% (5,9% più 14,4%) che porta l’attuale Stellantis a ripartire piuttosto vicino al gruppo Volkswagen(25,4% di penetrazione), tenendo così ben salda la seconda posizione.

Nel Vecchio continente, dunque, Tavares inizia da questi numeri; guarda con fiducia al mercato Usa guidato da Mike Manley, dove non si è ancora deciso se far sbarcare o meno Peugeot; va all’arrembaggio della Cina in attesa che la task force di 5 manager gli presenti il piano d’attacco «e nulla è escluso sulla strategia che seguiremo»; e scruta con preoccupazione, pur confermando impegno e importanza di quei mercati, alle mosse del governo brasiliano (tra le cause che hanno portato Ford a chiudere tre impianti) e all’evoluzione degli accordi sulla Brexit, insieme alla volontà del premier Boris Johnson di stoppare, dal 2030, le vendite di vetture termiche nel Regno Unito.

«Vogliamo diventare Great e non essere Big», ha detto Tavares per spiegare il percorso che intende seguire e riprendere rapidamente fiato dopo un 2020 difficile: 39 i modelli elettrificati di Stellantis nel 2021, ce ne sarà uno per ogni linea di prodotto, attenzione su 5G e connettività e al contenimento dei costi per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione.

Come ha fatto in Psa, risollevando il gruppo e integrando Opel, riportata all’utile, Tavares vedrà nelle sinergie e nelle «auto sorelle» (stessa piattaforma, ma identità diverse) il modo per ridare slancio a marchi, come Alfa Romeo e Fiat, ma anche all’intero polo produttivo italiano.

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