Stellantis e l’Italia: ok il piano, ma il confronto continui
di Roberto Benaglia, segretario generale di Fim-Cisl
Si è tenuto al MiSE, l’incontro tra i vertici del Gruppo Stellantis e le organizzazioni sindacali alla presenza del Ministro Giorgetti e del ministro del Lavoro Orlando. Il Gruppo durante l’incontro ha ribadito l’importanza strategica per il Stellantis del nostro Paese, sottolineando gli aspetti legati alle difficoltà che il settore automobilistico sta vivendo, a partire dai cambiamenti relativi alle motorizzazioni, alla flessione dei volumi nelle immatricolazioni.
La direzione di Stellantis ha ribadito l’importanza dello stabilimento di Melfi, che è al centro della strategia di Stellantis nel nostro Paeme, sottolineando come gli investimenti fatti dal 2014 a oggi per il sito lucano ammontano a circa circa 3,5 miliardi nel segmento auto che più è stato in crescita negli ultimi anni e ha confermato il completamento degli investimenti nelle versioni ibride entro l’anno.
Il piano strategico del gruppo Stellantis prevede la costruzione di 4 piattaforme full electric: small, medium, large e una dedicata a Maserati. Per Melfi, Stellantis ha deciso di anticipare una parte del piano assegnando allo stabilimento la nuova piattaforma medium dal 2024. Questa piattaforma, la prima di Stellantis, porterà con sé vetture che hanno rilevanza sui mercati domestici.
Melfi sarà dunque il primo sito del Gruppo ad avere una missione produttiva per il futuro. Per fare questo nuovo importante investimento strategico è necessario riordinare il processo produttivo, anche dal punto di vista tecnologico, e procedere ad una verticalizzazione a partire dall’inserimento nello stabilimento dell’assemblaggio di batterie. Il progetto prevede una serie di interventi tecnologici per lo stabilimento di Melfi a partiré quattro nuove vetture multibrand e dalla definizione di una “super linea” produttiva che avrà una potenzialità fino a 400.000 auto prodotte.
La direzione Stellantis ha precisato che non si tratta quindi della soppressione di una linea, ma il potenziamento di una nuova linea di produzione, che prende gli asset migliori delle due linee attuali. Lo stabilimento continuerà a lavorare a pieno regime con la potenzialità massima di 19 turni e mezzo. L’azienda ha precisato che questa nuova riorganizzazione determinerà delle efficienze intorno al 10%.
Per la Fim Cisl, l’approccio di Stellantis è positivo. E’ fondamentale non subire il mercato, ma entrare in una logica di sviluppo e di rilancio verso le sfide della transizione ambientale, ma che deve avere necessariamente al centro la sostenibilità sociale. Il Governo ha il compito di accompagnare questo processo e deve dirci quali sono le iniziative che intende mettere in campo a partire dal PNRR. L’investimento che ci è stato prospettato su Melfi va nella direzione di una logica di sviluppo. Il fatto che entri in produzione per la prima volta a Melfi, la nuova piattaforma medium del gruppo full elctric con quattro nuovi modelli multibrand guarda al futuro e allo sviluppo dello stabilimento.
Nei prossimi incontri dobbiamo necessariamente poi approfondire tutti gli aspetti di dettaglio rispetto alle efficienze dichiarate ed evitare impatti negativi. Abbiamo inoltre ribadito la necessità di aprire un tavolo di confronto a livello nazionale per affrontare tutti gli aspetti relativi agli altri stabilimenti del Gruppo nel nostro Paese.
Al Governo la Fim Cisl chiede di rimanere garante di tutti gli impegni di investimento e di rilancio che ora su Melfi, e domani su tutti gli altri siti, dovranno essere messi in campo. Sull’automotive la transizione in atto richiede forti strumenti di politica industriale pubblica.