Stellantis e l’Italia: accordo a garanzia di impianti e lavoro

di Michele De Palma, segretario generale di Fiom-Cgil

Si è svolto, in presenza, l’incontro convocato al MiSE con i ministri Giorgetti e Orlando e il management di Stellantis per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo, della filiera e dei servizi. L’azienda ha espresso la volontà di aprire un percorso per un confronto con incontri passo per passo a partire da ora con governo e sindacati per affrontare il cambiamento industriale dell’automotive. L’evento che si terrà l’8 luglio prossimo sull’elettrificazione annuncerà che entro il 2030 il 70% dei modelli saranno elettrificati su 4 piattaforme di cui una Maserati e le altre per dimensione.
Nello specifico, a partire dallo stabilimento di Melfi, primo stabilimento “elettrificato”, ci sarà il lancio di 4 nuove vetture multibrand a partire dal 2024. L’azienda ha avanzato una proposta di riorganizzazione dello stabilimento che passerebbe da due ad una linea potenziata riutilizzando gran parte dell’altra linea produttiva. La capacità teorica sarebbe di 400mila vetture l’anno con una linea di assemblaggio delle batterie con una organizzazione del lavoro a 19 turni e mezzo.
La Fiom ha chiesto di tenere un confronto che realizzi un accordo quadro nazionale con la partecipazione dei lavoratori che abbia al centro un piano industriale che salvaguardi la capacità installata e che garantisca la tenuta sociale e la continuità occupazionale per i prossimi 5 anni. Il tavolo aperto deve essere permanente e deve mettere a disposizione le risorse pubbliche del PNRR e private per governare la transizione ecologica e sociale garantendo l’occupazione. Il percorso deve affrontare le criticità ed individuare soluzioni per ogni impianto a partire da quelle maggiori che in prospettiva ci saranno sugli stabilimenti che producono motori diesel, fino ad arrivare a nuove missioni produttive per gli stabilimenti di assemblaggio. La creazione nel nostro Paese di una gigafactory per la produzione di batterie è un punto fondamentale che deve essere rapidamente affrontato insieme agli investimenti sulla ricerca e sviluppo negli enti centrali per nuove tecnologie e nuovi modelli in grado di garantire il pieno utilizzo degli impianti e la piena occupazione.
Per arrivare alla realizzazione del piano è necessario riconoscere un sostegno al reddito dei lavoratori in cassa a partire da quelli più fragili e una distribuzione equa del lavoro anche riducendo l’orario con gli strumenti solidali. È necessario favorire il ricambio generazionale e il rafforzamento e lo sviluppo delle competenze necessarie ad affrontare le sfide del cambiamento con un piano sulla formazione. Il tavolo deve individuare azioni e strumenti per garantire il rilancio e lo sviluppo della filiera dell’auto, settore industriale strategico per il nostro Paese. Il confronto sullo stabilimento di Melfi dovrà tenersi nel quadro delle garanzie nazionali di mantenimento occupazionale e della relativa capacità degli impianti.
Il confronto con il management proseguirà sul territorio a partire dal potenziamento della linea per la transizione sui modelli elettrici che dovrà partire dalla tutela dell’occupazione e dal sostegno al reddito dei lavoratori. Il ministro Giorgetti si è impegnato alla convocazione due tavoli specifici, su Stellantis e sull’automotive.

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