Stellantis alle porte: Uliano (Fim Cisl)

Il settore dell’automotive è da anni è fortemente condizionato dalla necessità di grandi risorse finanziarie, di capitali e tecnologie per far fronte con rilevanti investimenti ai cambiamenti in corso sulla mobilità, sul cambio delle motorizzazioni e il continuo lancio di nuovi prodotti tecnologicamente più avanzati. In questo nuovo contesto societario possono determinarsi sinergie, vantaggi su piattaforme e modelli per affrontare positivamente questi cambiamenti senza mettere in pericolo l’occupazione. I nuovi vertici di Stellantis hanno stimato questi vantaggi con circa 5 miliardi.

Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl, intervistato da Pierluigi Bonora, auspica che questi 5 miliardi vengano considerati e reinvestiti nel futuro piano industriale per renderlo ancora più forte e strategico. Fim, intanto, come ogni anno, ha appena diffuso i dati sull’andamento degli stabilimenti auto italiani di Fca. Il Covid-19 ha fortemente condizionato la produzione nel primo semestre, ma la ripresa da giugno in poi ha limitato i danni al 12,4%.

Uliano spera di incontrare presto, con gli altri colleghi sindacalisti, Carlos Tavares, il Ceo designato di Stellantis, e afferma :”Il confronto con il nuovo gruppo Stellantis partirà dai nuovi piani industriali, per noi sarà importante il ruolo che verrà assegnato all’Italia nei vari ambiti a partire dalla ricerca, al rilancio dei marchi italiani come Alfa Romeo, Maserati, Fiat e 500 e sviluppare ulteriormente le produzioni Jeep con l’obiettivo e la garanzia di mettere in sicurezza stabilimenti e occupazione”.

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