Foto: In alto, secondo da sinistra, Massimiliano Di Silvestre, presidente e ad di Bmw Italia
SpecialMente: Bmw e l’impegno per i disabili
Bmw Italia ha celebrata la recente giornata internazionale delle persone con disabilità con un filmato che raccoglie le immagini delle attività realizzate e i volti dei tanti partecipanti incontrati in questi anni. Le immagini raccontano l’impegno quasi ventennale nel mondo della responsabilità sociale d’impresa con particolare attenzione alla disabilità e all’inclusione sociale.
Durante la pandemia Covid-19, l‘isolamento, la disconnessione, le routine interrotte e la diminuzione dei servizi hanno avuto un grande impatto sulla vita e sul benessere mentale delle persone con disabilità in tutto il mondo.Diffondere la consapevolezza della disabilità è fondamentale anche mentre il mondo è impegnato nella lotta contro il virus.
Bmw Italia ha scelto di continuare a supportare i progetti in cui ha creduto in questi anni, anche in un anno difficile come è stato il 2020. “Avere uno scopo più grande. È questo – ha dichiarato Massimiliano Di Silvestre, presidente e ad di Bmw Italia – il mantra che oggi si sta diffondendo tra i manager e le imprese che hanno l’ambizione di esercitare un ruolo di leadership a livello globale e garantirsi un successo sostenibile nel medio-lungo periodo. Questo significa che la responsabilità sociale d’impresa o CSR (Corporate Social Responsibility) come viene comunemente detta, sta diventando un asset fondamentale delle aziende di oggi. E questo aspetto è diventato così strategico che la stessa valutazione aziendale da parte degli stakeholder si fonda, in buona parte, su di esso”.
“I tempi – ha poi proseguito Di Silvestre – sono cambiati anche in questo settore. In passato, un’azienda poteva scegliere per quali problemi impegnarsi. Oggi non è più così. I consumatori, in particolare Millennial e Generazione Z, chiedono a gran voce alle imprese di essere le protagoniste del cambiamento del mondo e del tentativo di risolvere i problemi più urgenti che affliggono la società. Che cosa vuol dire tutto questo? Che bisogna essere brand activist. E se è vero che la dichiarazione del purpose non basta più è altrettanto vero che è necessario passare all’azione”.
“Noi nel corso degli anni – ha concluso – siamo diventati un punto di riferimento in Italia con il nostro progetto SpecialMente, non solo nel mondo automotive ma, più in generale, in quello delle aziende che operano nel Paese”.