Sostenere l’Euro VI nel trasporto pesante

di Franco Fenoglio*

I dati rilevati a marzo sui veicoli industriali (riduzione delle immatricolazioni con massa totale a terra di oltre 3,5 t: -0,3% sullo stesso mese del 2017, che segnò però un rialzo superiore al 30%) confermano le nostre perplessità circa il sostenuto andamento registrato a gennaio e febbraio e la previsione assolutamente cauta circa la possibile chiusura dell’intero anno 2018. Essi confermano, inoltre, il legame strettissimo tra andamento del mercato e disponibilità dei finanziamenti agli investimenti. Dando uno sguardo alla composizione del parco e ai dati di immatricolazione per tipo di alimentazione riteniamo che, nel rispetto del principio della neutralità tecnologica, vadano sostenute anche le motorizzazioni Diesel Euro VI, che in virtù di un miglior rapporto tra costo e capacità di rispetto ambientale, sono ancora un’alternativa efficace al rinnovo del parco e alla riduzione effettiva delle emissioni nocive.

L’impegno di Unrae sull’informazione

Pertanto l’Unrae ha in progetto un’azione di informazione destinata a riequilibrare la percezione di un’opinione pubblica che oggi appare piuttosto confusa sulle reali caratteristiche dei carburanti e una serie di iniziative nei confronti delle forze politiche che stanno dimostrando scarsa attenzione al settore dell’autotrasporto italiano, che pure svolge un ruolo centrale nell’economia del Paese.

*Presidente di Unrae Veicoli Industriali

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