Sostegni all’auto: Italia unica a bocca asciutta

di Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae

L’Italia continua a essere l’unico fra i Major Market a non prevedere per il 2022 sostegni alla domanda di veicoli a zero o bassissime emissioni. Per l’anno in corso, infatti, la Germania ha stanziato 2,1 miliardi di euro di incentivi, la Francia 1,25 miliardi, la Spagna 619 milioni, mentre il Regno Unito ha messo in bilancio 2,5 miliardi fra incentivi all’acquisto e investimenti in infrastrutture per il periodo 2022-2025.

Per sostenere consumatori e aziende nel passaggio alla nuova mobilità è assolutamente necessario rinnovare almeno per il triennio 2022-2024 lo schema di incentivi per le vetture in essere fino allo scorso anno: uno strumento che ha dimostrato nei fatti di aiutare l’ambiente, anche rinnovando il parco circolante.

Parallelamente è fondamentale prevedere una capillare infrastrutturazione del Paese, anche con punti di ricarica ad alta potenza, tramite un cronoprogramma dettagliato per l’investimento dei fondi stanziati con il PNRR. Allo stesso tempo è necessario avviare una complessiva riforma fiscale sul settore, in particolare per le auto aziendali a bassissime emissioni, a sostegno delle imprese italiane oggi penalizzate rispetto agli altri Paesi europei, che possono fare invece da volàno per la transizione energetica.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *